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Sposalizio dell'Albero: domani la cerimonia secolare che lega Vetralla con il suo bosco

Sagre e Feste
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VETRALLA - Tradizione, passione per il proprio territorio, storia, boschi e appartenenza. Questo è quello che rappresenta per i cittadini di Vetralla l'8 maggio, lo sposalizio dell'albero.

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Un corteo storico che si ritrova a Montefogliano, presso l'eremo di Sant'Angelo, per  rinnovare davanti alle autorità e ai cittadini, il possesso del suo bosco, per non lasciarlo altrimenti nelle mani di Viterbo, rito preceduto dallo stesso corteo con partenza alle ore 9.00 lungo le vie principali della città.

Si mischia così la storia con la leggenda, con data certa a partire dal millequattrocensettanta ma qualche notizia pare si ritrovi a partire dall'anno mille, e si consuma da secoli l'antica cerimonia di sposare due alberi del bosco di Vetralla per riaffermare la proprietà della città sul bosco stesso.

Un corteo che quest'anno presenterà delle novità a partire da alcuni accorgimenti sugli abiti e sugli accessori, grazie alla storica dei costumi Elisabetta Gnignera e l'introduzione di un attore narrante come Maurizio Annesi nella veste di Andrea Scriattoli, che delle rievocazioni storiche è anche molto esperto (qui la presentazione del progetto Il corteo storico dello Sposalizio dell'Albero si rinnova immergendosi nella storia).

Un lavoro di sinergia tra Pro loco, amministrazione, assessorati alla cultura e al patrimonio, cittadini e poi la banda Ottavio Pistella, gli sbandieratori, i cavalieri, e i figuranti in abito d'epoca, con la collaborazione attiva del presidente delle Rievocazioni storiche del Lazio Antonio Tempesta.

Uno studio approfondito di modifiche che da quest'anno saranno man mano introdotte e portate avanti con costanza, fino a raggiungere il livello di un corteo fedele alla storia degli anni millequattrocento e milleottocento.

"Lo sposalizio dell'albero si snoda attraverso concetti importanti come quello delle tradizioni, della storia e anche del patrimonio boschivo di cui Vetralla è ricchissima. Un racconto - precisano dall'amministrazione comunale - che si tramanda da secoli di generazione in generazione e che avvolge il bosco e la città di una atmosfera unica ed esclusiva, partecipare è un senso di appartenenza per chi ci vive e una favola delle meraviglie per chi la scopre da turista".