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Gli studenti dell'Accademia Intrecci raccontano esperienza, sogni e aspettative - Parte 2

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CASTIGLIONE IN TEVERINA – Secondo viaggio alla scoperta degli allievi dell’Accademia Intrecci, concentrandosi su chi ha lavorato fin dall’adolescenza in sala, dopo aver conosciuto gli studenti che l’hanno scelta per passione (leggi Gli studenti dell'Accademia Intrecci raccontano esperienza, sogni e aspettative - Parte 1).

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Questi giovani pensano al proprio futuro proiettando un’esperienza in alcuni casi già lunga, vissuta sia per motivi lavorativi che per aver frequentato la sala crescendo nel cuore dell’azienda di famiglia. In entrambi i casi il futuro è già tracciato ma tutti hanno sentito forte la necessità di aggiungere professionalità alla propria esperienza.

Anche questo gruppo di allievi ha risposto a queste domande: Quali sono le tue esperienze nel mondo della ristorazione e dell'ospitalità? Perché hai scelto Intrecci? Che cosa ti sta dando l’esperienza di Intrecci? Quali sono le tue aspettative per il futuro?

Andrea Tamburri, 20 anni, Pesche (Is): “Ho lavorato per 5 anni in un ristorante di Montagnana, in provincia di Padova -cucina moderna con oltre 500 etichette di vino- dove per un anno, l’ultimo, sono stato gestore di sala.
Con Intrecci voglio migliorarmi nel mio lavoro e apprendere quanto più possibile; l’Accademia mi sta facendo riscoprire me stesso giorno per giorno. Non basterebbero 1000 grazie a tutti per questo.
Intrecci ha stimolato in me diverse aspettative. A breve, mi piacerebbe mettere in pratica la mia professionalità in un ristorante stellato, ma l’obiettivo è quello di aprire un mio locale, in cui professionalità, precisione e convivialità siano protagoniste".

Niccolò Funghi, 22 anni, Montefalco (Pg): “Ho lavorato in un ristorante a conduzione familiare, oltre a una breve esperienza a Creta nell’ambito del Programma Erasmus.
La mia scelta di iscrivermi a Intrecci è stata motivata dall’esigenza di accrescere e migliorare le mie competenze in Sala e nell’accoglienza, ma soprattutto per le opportunità lavorative che offre.
Mi sento molto migliorato a livello professionale, con una nuova consapevolezza anche personale".

Diana Bartich, 25 anni, Roma: “Le mie esperienze iniziano con mio padre; lui portava la sua grande passione per la ristorazione e accoglienza a casa e, pian piano, mi sono avvicinata anche io. Intorno ai 14 anni ho cominciato ad andare a lavorare con lui durante le festività. Poi, per conto mio, ho iniziato umilmente in una catena di ristoranti “Galloway” proseguendo per 'Ercoli' una gastronomia storica al centro di Roma, dove la maître si è presa cura di me e mi ha invogliato sempre di più a migliorare in questo campo. L’ultima esperienza lavorativa prima di Intrecci è stata alla Terrazza Les Etoiles di Roma: mi ha dato il coraggio e la spinta a migliorarmi sempre di più per me stessa, motivo per cui sono qui ad Intrecci.
L’ho scelta per il metodo di insegnamento proposto, innovativo, in un ambiente naturale e famigliare. Mi ha colpito anche la forza e il coraggio delle donne che l’hanno fondata!
L’esperienza di Intrecci mi sta offrendo l’opportunità di fare esperienze uniche e irripetibili, con lezioni approfondite e mirate finalizzate a inserire gli studenti nel mondo dell’Alta Ristorazione con una preparazione davvero significativa. Abbiamo la fortuna di conoscere Maître e Sommelier affermati, così come businessman o businesswoman che ci sono di ispirazione per il nostro futuro. I professionisti di Intrecci ci guidano nel far emergere il nostro vero 'io', mettendoci sotto pressione quando serve, facendoci fare esperienze indimenticabili con viaggi e servizi in tutta Italia. Sinceramente, mi sento cambiata in meglio da quando ho iniziato e sono sicura che ho molto spazio ancora per migliorarmi!
Un mio piccolo grande sogno è quello di lavorare nel Nord-Europa. Lì sento la fiamma di 'casa', i miei occhi si illuminano parlando di futuro, cambiamento e innovazione in quei luoghi. Per quanto riguarda un futuro un po’ più remoto il mio obiettivo è quello di poter dirigere la mia sala con le mie idee e il mio cuore”.

Giulio Canducci, 20 anni, San Benedetto del Tronto: “Ho fatto il pizzaiolo e il cameriere nell’agriturismo di famiglia.
Grazie ad Intrecci volevo ampliare le mie conoscenze e la mia pratica del mondo della sala e dell’accoglienza, elevandole.
Mi sta aiutando a capire ciò chi voglio diventare, a pormi degli obiettivi e dei livelli da superare. Mi sta dando conoscenze ed esperienze, aiutandomi a superare gli ostacoli, rendendomi più consapevole delle mie capacità e conoscenze, dei miei punti di forza e delle mie emozioni, facendomi capire come portarle in maniera positiva nel mondo della sala.
Vorrei affermarmi nel mondo dell’ospitalità, viaggiando all’estero, ampliare le mie conoscenze e fare più esperienze possibili. Dopo tutto questo il mio obiettivo è aprire un mio locale, improntato su esperienze uniche e personalizzate”.

Claudio Cedrone Pettinazzi, 21 anni, Peschiera Borromeo: “Ho lavorato al Bagutto 1284, il ristorante della mia famiglia, a Milano, quindi alla Taverna Visconti, sempre a Milano, e ho fatto esperienze in altri ristoranti, bar e catering.
Ho ricevuto la borsa di studio in occasione della puntata del programma televisivo ‘Riaccendiamo i fuochi’ di Francesco Panella, che si è svolta nel ristorante di famiglia.
Intrecci si sta rivelando incredibilmente formativa, le esperienze e gli incontri con tanti esperti diversi sono occasione per ampliare il bagaglio culturale e soprattutto regalano la giusta curiosità e voglia di fare. Mi ritengo molto soddisfatto del percorso che sto affrontando e dopo questi ultimi mesi sono più determinato che mai a continuare il percorso in questo settore.  
Essendo appassionato di viaggi, spero di poter portare la mia professione e tutto il bagaglio culturale maturato a Intrecci in tutto il mondo. Nel breve mi piacerebbe entrare nello staff di una catena di hotel, così da potermi muovere più liberamente. Più in là, diciamo entro i prossimi dieci anni, vorrei aprire un’attività tutta mia”.

Nicola Trabalza, 19 anni, Terni: “Ho fatto numerose esperienze in diversi ristoranti della mia zona da quando avevo 16 anni.
Intrecci mi permetterà di imparare l’arte della sala. Penso che sia una delle abilità più importanti che si possono apprendere, che permette di offrire al cliente un’esperienza gastronomica a 360 gradi. Lavorare in sala è come una danza armoniosa tra precisione e grazia, dove ogni gesto è una pennellata sottolineata dalla delicatezza. È la coreografia che, come una sinfonia, intreccia il pratico con l’estetico, creando un’esperienza che va oltre il semplice nutrirsi, trasformandosi in un opera d’arte vissuta.
Intrecci mi sta offrendo un’opportunità di cambiamento e mi sta insegnando a operare in team.
Ancora non ho nessun pensiero per il mio futuro professionale, ma punto a vivere nel presente e impegnarmi sempre di più".

Mirko Di Sarno, 20 anni, Capri (Na): “Per cinque anni ho lavorato nel periodo estivo a Capri. Nei primi tre anni ho lavorato nel ristorante dell’Hotel San Felice****; per una stagione all’Hotel Punta Tragara*****L al Gin Club Le Monzù. La scorsa stagione, infine, ho lavorato al Rooftop Bianca, all’Hotel La Palma*****L.
Ho scelto di frequentare Intrecci per avere una cultura nel mondo della ristorazione. Dopo tutte le esperienze fatte negli anni precedenti avevo l’esigenza di migliorarmi e sono entusiasta delle opportunità e delle esperienze che l’Accademia permette. Oggi sono contento di aver fatto questa scelta, credo sia quella giusta.
Mi sta permettendo di crescere moltissimo come persona, dandomi maggiore sicurezza. Intrecci mi sta dando una formazione della sala che non mi aspettavo, grazie alle lezioni di sala svolte dai migliori restaurant manager d’Italia. Ho imparato a notare tutti i piccoli dettagli. Mi sta dando moltissimo".

Matteo Ferrante, 20 anni, Roma: “Ho cominciato a lavorare all’eta di 16 anni a Madonna di Campiglio, da dove sono tornato a causa del Covid. Non ho mai smesso di lavorare anche se ho continuato a Colleferro per via degli studi.
La motivazione che più mi ha spinto a iscrivermi a Intrecci è stata la mia passione per la sala e la consapevolezza che, una volta uscito dall’accademia, il livello di formazione avrebbe fatto la differenza. L’Accademia, inoltre, offre ai suoi studenti delle possibilità notevoli per il proprio futuro.
Sicuramente la preparazione che ci dà Intrecci è la più completa. A questo punto della mia formazione ho approfondito le mie conoscenze, ma soprattutto ho scoperto tanti altri aspetti, nuovi e affascinanti delle professioni di Sala.
Sono molto scaramantico e non ho mai detto a nessuno quali sono le mie aspettative, quindi preferisco continuare a non dirlo. Però so bene qual è il mio sogno e come raggiungerlo. Ho grandi aspettative, spero di riuscire a realizzarle”.

Kevin Alexander Guadalupe Veloz, 23 anni, Sgurgola (Fr): “A 21 anni, ho iniziato la mia carriera nel settore della ristorazione come cameriere part-time durante i fine settimana all'interno di Uane, ristorante nel comune di Anagni, abbandonando successivamente gli studi universitari per dedicarmi a tempo pieno al lavoro. Un anno più tardi, sono passato dalla sala al bar, assumendo il ruolo di barman all'interno del medesimo ristorante. Nel corso del 2023, ho intrapreso una nuova sfida lavorativa come responsabile in un Risto Pub in provincia di Frosinone. Nonostante il mio impegno, ho preso la difficile decisione di dimettermi per perseguire ulteriori opportunità e migliorare le mie competenze attraverso un percorso accademico.
Ho scelto di iscrivermi all'accademia per diverse ragioni. In primo luogo, il mio interesse per l'ospitalità e il desiderio di eccellere nel settore mi hanno spinto a cercare un'istituzione che offrisse un approccio approfondito e specializzato. Credo che l'apprendimento da esperti nel campo dell'accoglienza possa fornirmi competenze e conoscenze avanzate, preparandomi al meglio per una carriera di qualità. L’aspetto pratico dell’istruzione offerta da Intrecci, inclusi stage e progetti applicativi, è fondamentale per me. Credo che l’esperienza sia cruciale per consolidare la teoria appresa in aula e per sviluppare competenze che saranno immediatamente applicabili nel mondo del lavoro. Infine, l’ambiente, stimolante e focalizzato a mettersi in gioco mi ha offerto l’opportunità di crescere non solo professionalmente.
Il percorso all'interno dell'accademia assieme ad altri 23 studenti si sta rivelando un'esperienza incredibilmente arricchente, sia dal punto di vista personale che professionale. Condividere spazi e interagire quotidianamente con un gruppo così diversificato di individui ha ampliato notevolmente le mie prospettive.
Da un punto di vista personale, la convivenza ha contribuito a creare bellissimi legami, una rete di contatti che si estenderà ben oltre il periodo accademico. Nel complesso, frequentare Intrecci rappresenta non solo un passo avanti nella mia formazione professionale, ma anche un capitolo significativo nella mia crescita personale. Vorrei finire con una frase di uno degli scrittori che ammiro di più: 'Quando desideri davvero qualcosa, tutto l’universo cospira a tuo favore'. Questa frase l’ho vista riflettersi sul volto di ognuno di noi, stiamo realizzando i nostri sogni.
Desidero un percorso lavorativo che mi porti ad avvicinarmi a individui interessanti, da cui poter imparare, creando connessioni significative nel mondo dell'accoglienza. Voglio immergermi in culture diverse, attraversare confini geografici e abbracciare l'opportunità di apprendere continuamente da ogni esperienza. Voglio sentirmi felice facendo ciò che mi piace fare, sapendo di contribuire positivamente al benessere degli altri e al contempo alimentare la mia sete di scoperta e avventura. Le mie aspettative professionali si concentrano su un cammino che unisce la passione per il mio lavoro, l'incontro con persone straordinarie e l'esplorazione di luoghi nuovi e affascinanti, affinché la mia carriera sia un continuo viaggio verso la realizzazione personale e la felicità. Ho intenzione di godermi il presente ogni giorno che verrà, e in uno futuro vorrei avere l'opportunità di dirigere un albergo, insegnare o comunque poter esercitare le mie capacità più grandi,  credo che questo sia la chiave per raggiungere l'eccellenza e la realizzazione personale. Attraverso lo sviluppo e l'applicazione piena delle nostre virtù".

Jacopo Palucci, 21 anni, Teramo: “Ho lavorato in ristoranti e hotel 4 stelle.
Ho scelto Intrecci per imparare il più possibile sul mondo della sala per alzare l’asticella, ma soprattutto per portare tutto ciò che ho imparato direttamente sul campo del lavoro.
Mi sta formando molto a livello lavorativo ma sopratutto a livello di persona. Mi sta dando una fortissima motivazione a scoprire mondi e ambienti lavorativi nuovi che non avrei mai creduto di scoprire.
Il mio obiettivo futuro da un po’ di tempo è quello di andare in Svizzera, lavorare e stabilirmi lì per coltivare il mio sogno. Con questa scuola ho la possibilità di farlo e sono contentissimo di ciò”.

Ludovica Pirandola, 19 anni, Villanova di Guidonia Montecelio (Rm): “Per due stagioni ho lavorato a Costa Rei in Sardegna, in un ristorante e in un bistrot, quindi a Roma, prima al Ristorante Margot e poi al St Regis.
Intrecci perchè offre molte opportunità sia sotto l'aspetto lavorativo, che in quello personale e di formazione generale riguardo il mondo del vino e della sala.
Mi sta facendo crescere a livello formativo e professionale, ma anche personale. Le lezioni sono diverse e tutte interessanti; la convivenza con altri ragazzi provenienti da tutta Italia  è stata una sfida e una bella occasione per conoscerci e per crescere insieme.
Vorrei fare esperienza in Italia e all’estero, magari dopo aver imparato bene le lingue, sia nella ristorazione che nel settore dell’hotellerie internazionale”.

Valid Ould, 21 anni, Messina: “Inizio ad assaporare il mondo della sala a 17 anni quando tramite la scuola parto verso l'Arenella Resort a Siracusa prima e l'Oxygene Hotel di Rimini dopo. Subito dopo il diploma inizio a lavorare come commis di sala al Capo Peloro Resort di Messina e dopo 3 mesi ricevo un'offerta dal Linta Hotel di Asiago dove svolgo un esperienza di 4 mesi come chef de rang. Il desiderio di provare nuove esperienze all'estero mi hanno portato nel 2020 a trasferirmi a Copenaghen dove inizio a lavorare in piccoli ristoranti italiani della città.
Ho deciso di investire su me stesso intraprendendo il percorso di Intrecci per regalarmi delle soddisfazioni, ho sempre desiderato distinguermi nel mondo della ristorazione consapevole che avrei dovuto formarmi professionalmente prima di riuscirci. Ecco Intrecci è l'unico posto in grado di fornirmi gli strumenti per poter riuscire a raggiungere uno dei miei obiettivi.
Intrecci è quell'esperienza che ti migliora a 360 gradi personalmente e professionalmente. Oltre alle infinite nozioni tecniche, e non, che apprendi e all'opportunità di conoscere e svolgere masterclass con personaggi di altissimo rilievo, qui ad Intrecci inizi a capire chi sei realmente, dove devi migliorare e quali sono i tuoi punti forti che devi sfruttare al massimo. Ecco ad oggi grazie ad Intrecci mi sento rigenerato, più sicuro di me e pronto ad affrontare esperienze nei più grandi ristoranti al mondo, grazie alle conoscenze apprese.
Mi aspetto di ricoprire, nel più breve tempo possibile, un ruolo importante nella ristorazione ad alto livello non deludendo me stesso, l'accademia e tutte le persone che credono in me”.

Alessandro Maggiolini, 23 anni, Montoro al Vomano: “Ho cominciato a fare questo lavoro per la prima volta a 16 anni presso l'hotel Miramonti ai Prati di Tivoli con il ruolo da cameriere. Poi ho cominciato a lavorare tutte le estati, facendo le stagioni, rendendomi autonomo.
Mi sono iscritto ad Intrecci per avere le competenze professionali e umane che servono nella ristorazione di oggi. Non sono nato in una famiglia ricca, anzi, ho sempre cercato di   mantenermi da solo e ho scelto Intrecci per avere ancora più indipendenza, impegnandomi per realizzarmi in questo settore.
Mi ha permesso di intraprendere un percorso formativo, ma soprattutto personale significativo, grazie al confronto con i docenti e i miei compagni di corso.
Ci sono ragazzi più giovani di me con molte più competenze, ma io voglio imparare e impegnarmi al massimo per poter creare qualcosa di diverso”.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi