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E' il giorno di Gloria: gli ultimi riti e saremo li anche noi, lasciandovi la diretta del Trasporto

Gloria, la Macchina di Santa Rosa, piazza Fontana Grande nel 2016

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VITERBO – Eccolo, arriva il 3 settembre, il giorno più atteso dai Facchini di Santa Rosa ma anche da migliaia di viterbesi pronti a scendere il strada per ammirare Gloria, la Macchina di Santa Rosa ideata da Raffaele Ascenzi e realizzata dalla Edilnolo, che dalle 21 splenderà nel buio delle strette stradine cittadine per un gesto di devozione ormai lungo secoli per la piccola grande santa viterbese.

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Ieri gli ultimi riti, la consegna della mazza argentea dalla Sala rossa che ospita il sindaco al figurante del corteo, il corteo storico dal Santuario, dove sono custoditi i costumi, al Duomo, per il ritorno con volontari e clero e soprattutto il cuore di Rosa issato sul baldacchino portato a spalla dai Facchini (guarda le foto cliccando qui).

Oggi il grande giorno, iniziato con il raduno a Palazzo Papale (guarda le foto cliccando qui).

Con i facchini le autorità religiose e civili ma soprattutto quei gloriosi del 1967, che riuscirono a tenere Volo d'angeli sulle spalle ed evitare il peggio, fermandola su via Cavour.

“L’eroe è che colui che dopo la caduta ha il coraggio di rialzarsi. Questo coraggio l’ha trovato il costruttore Giuseppe Zucchi – ha sottolineato Mecarini, sempre pronto alle citazioni – con la sua famiglia e questi ragazzi. Molti hanno continuato. Vi sono grato, lo siamo tutti verso questi uomini”.

Forse fu proprio la forza di chi rimase a permettere il proseguimento della tradizione, superando l'ostacolo e dimostrando che nessuno li avrebbe fermati. Presente anche Luigi Zucchi, il figlio di Giuseppe, che ancora non ha superato quel pensiero di complotto sempre in testa a suo padre. Non è il giorno delle polemiche, per loro sale forte l'urlo di quell'Evviva Santa Rosa lanciato da Sandro Rossi. Pensando a loro e a Zucchi, stasera Gloria si spegnerà alla fine di via Cavour, sempre se non vorranno riservarci altre sorprese. Consegna un mazzo di fiori da parte della famiglia da portare a Santa Rosa, ricordando non solo l'ideatore, ma soprattutto il Facchino Zucchi.

Sempre ricordando quel Trasporto, come annunciato in conferenza, il ciuffo numero 50 porterà in testa lo storico ciuffo di quel Volo d'Angeli, un ricordo voluto da Ascenzi che ha messo a disposizione per una sera l'omaggio che lo stesso Zucchi gli fece durante una sua visita, proprio a lui che disegnando Gloria ha reso omaggio a quella Macchina, ispirandosi in alcune parti.

Dopo i saluti i facchini si schierano sulla gradinata di Palazzo Papale per le foto di rito e sono pronti alla partenza: il giro delle sette chiese attende, con le sue benedizioni, i suoi momenti di raccoglimento e tanta voglia di arrivare alle 20, quando giungeranno sotto Gloria per portarla in trionfo come sempre.

Teresa Pierini