VITERBO - Un incontro elettorale che è andato oltre: Enrico Panunzi lo dichiara subito "Avrei fatto questo incontro comunque, anzi, lo avevo pensato come lancio per i candidati, senza esserlo, ma sono qui, perché quel 5 gennaio mi avete commosso, chiedendomi di esserci ancora, dopo 10 anni, e allora eccoci".
Prima di conquistare il palco del Salus Terme, la cui sala conferenze è piena, un'oretta di amarcord, con gli interventi di amici, elettori, amministratori, tutti a ricordare cosa è stato il loro candidato in questi anni.
Gli interventi moderati da Felice Arletti, ormai speaker ufficiale del Pd, che ha presentato anche la sorpresa per l'amico consigliere, un video che lo racconta e che invita a votarlo ancora.
Poi è Panunzi a salire per ringraziare tutti, e inziare il suo viaggio nei ricordi: "Quella di oggi è la manifestazione più bella, andata oltre ogni aspettativa, con tante persone che ho incontrato, con cui ho parlato, tutte belle persone".
Dieci anni di storia, partendo dal 2013 con una campagna elettorale in discesa: "La Regione distrutta da scandali potenti e soldi pubblici dilapidati. I consiglieri prendevano una serie di rimborsi vergognosi e noi li abbiamo aboliti tutti con la legge 4 del 2013. Il consiglio regionale passò da un costo di 14 milioni a quello di 600 mila euro, poi non c'erano borse di studio, Cotral e Astral quasi fallite, debiti a non finire, fatture pagate in 3 anni e un rating ridicolo. Zingaretti fece una riunione drammatica, avevamo mutui per più di 11 miliardi e ne servivano altri 12. Con impegno abbiamo gettato le basi per tanto lavoro futuro per strade, treni, autobus. Oltre a rimetterla in sesto abbiamo dato dignità alle Regione".
Elenca quindi i lavori, la E45 ferma dal 2011 per mancanza di finanziamenti, che riprese slancio per arrivare al nuovo tratto iniziato nel 2016 e finito nel 2018. "C'è ancora da fare, ma tra corsi e ricorsi siamo arrivati ad altri 5 km che porteranno oltre l'arco di Monteromano che nei giorni festivi porta a 5 km di coda" ha ricordato annunciando che l'Anas ha bandito la gara.
Argomento cultura, con il progetto dell'Ospedale grandi degli infermi, insieme al Ministero, che ospiterà Soprintendenza, Archivio di Stato e luoghi per la cittadinanza; il recupero della loggia di Palazzo dei Papi e quello dell'edificio San Simone e Giuda, che diventerà convitto per gli studenti e centro di recupero per donne colpite da violenza. "Queste sono solo alcune delle cose fatte, che magari non comunico perché io parlo tanto con la gente mentre gli altri fanno post, che hanno il dono dell'obiquità. Quello che sto dicendo era il tesoretto da mettere a disposizione dei candidati PD, chiunque fossero".
Ringraziamento speciale per Alessandra Troncarelli, impegnata come assessore ai servizi sociali: "Zingaretti mi voleva assessore ma io non volevo dimettermi e sono felice di averlo fatto, sia perché mi sono sentito più libero che per il grande lavoro fatto da Alessandra", che dalla platea si commuove.
Altra slide, è il momento dell'agricoltura, e si parla dell'impegno verso i giovani per arrivare alla sanità: "Argomento principe, perché partivamo da un deficit di 638 milioni, un livello di assistenza sotto la media nazionale e assunzioni bloccate fino a quando ci siamo potuti permettere di assumere 3.000 persone e il livello di prestazione è andato oltre 200, molto sopra la media. Dicono che abbiamo chiuso gli ospedali ma i posti letto sono aumentati e arriverà l'ospedale nuovo ad Acquapendente, oltre alle case di comunità e i laboratori polispecialistici. Quasi 40 milioni per la conclusione dell'Ospedale Belcolle, la cui prima pietra fu posta 50 anni fa, con la nuova ala fatta 50 anni dopo, assurdon ma noi lo stiamo facendo. Inoltre si parla tanto male ma aspiriamo a diventare Dea di secondo livello con tante eccellenze. Ora va tolto il numero chiuso a medicina e si intervenga sulle blindature delle scuole di specializzazione".
Si alza l'emozione e Panunzi lo avverte: "Purtroppo in questa società vincono gli slogan, noi abbiamo la forza dei fatti e dei risultati. Ho dato e molto avuto, da sindaco, poi consigliere provinciale e infine regionale grazie a chi ha camminato con me e per me. Potrebbe finire anche qui, ma non finirà qui, perché ci siamo per vincere e non per partecipare, uno di noi quattro in Regione deve esserci" conclude accogliendo gli altri tre candidati consiglieri in lista.
La serata si conclude con i ringraziamenti al suo staff e con il saluto personalizzato ai presenti, che si mettono in fila per un abbraccio.
Teresa Pierini