VITERBO - La campagna elettorale viene vissuta da ogni candidato sindaco secondo una propria visione ed un comportamento specifico: ieri Alessandra Troncarelli ha confermato che punta sulla solidità del rapporto con la Regione, rafforzato dalla visita del presidente Zingaretti. Ad aggiungersi, come novità, è stata l'emozione: occhi lucidi sul palco, da parte di Enrico Panunzi e della stessa Troncarelli, e in tanti sostenitori, durante l'incontro all'hotel Salus Terme.
Dopo l'appuntamento di presentazione della nuova biblioteca unica che fonderà quella comunale alla provinciale, nella nuova sede di palazzo Santoro e degli edifici intorno, tutti da riqualificare, il trio si ritrova all'ingresso della struttura viterbese e si prepara ad entrare nella sala conferenze, piena di sostenitori, provenienti da ogni parte della provincia.
Ed è li che scatta l'emozione per la standing ovation tributata appena giunti in sala: è Enrico Panunzi il primo a commuoversi, faticando addirittura a parlare, seguito dalla candidata sindaco, che ammette "Questa è ricarica pura... vedervi in piedi ad accoglierci. Ho in testa un frullatore e grazie a voi che ci mettete la faccia per portarci alla vittoria, a conquistare la città di Viterbo", e da tante persone sedute, specie nelle prime file, tra cui Sonia Perà, in lizza come candidato consigliere.
La prima fila è per i generali, dai responsabili delle varie liste a supporto, con la seconda uscita nel centro sinistra di Arena, dall'altra parte i candidati sindaco degli altri paesi in lizza, tra cui Fanelli e Mengoni, e l'abbraccio morale al ex primo cittadino Pacchiarelli.
"Vogliamo essere i rappresentanti di tutta la città - precisa la Troncarelli - pronti ad amministrare con passione. Questo è un giro di boa, per i problemi avuti abbiamo tanto fondi, ma è necessario saper fare. La città deve rinascere e va svegliata e valorizzata, le risorse ci sono e vanno ben indirizzate, è fondamentale la filiera. Da Nicola ed Enrico ho imparato molto perché siamo una squadra coesa, per dare risultati indistintamente dal colore politico.
Dopo il 26 ci metteremo direttamente al lavoro - conclude - per portare avanti il progetto degli investimenti. Serve il doppio percorso, l'ordinario è ordinario, senza che lo dicano i cittadini esasperati, e quello straordinario è nello sviluppo. Per questo gli amministratori devono correre, ascoltando le istanze di chi vive la città. Spero di proseguire il lavoro con te Nicola, ma non come assessore regionale ma come sindaco di Viterbo".
Panunzi inizia il suo discorso rivolgendosi alla sua gente; commovendosi: "Oggi incrocio i vostri sguardi e penso a chi mi dice 'chi te l'ha fatto fare a stare in politica', siete voi che lo fate fare, perché grazie alla politica vedete il futuro con ottimismo. Nove anni e mezzo fa in Regione la situazione era drammatica, oggi c'è una comunità che può agire in una sorta di mutuo soccorso, che rispetta gli ultimi e quelli che rimangono indietro. A chi critica rispondo che noi lasceremo il Lazio meglio di come lo abbiamo preso, lo smentissero se hanno coraggio, specie chi fa il varietà. Alessandra è figlia di questa storia e deve diventare sindaco di Viterbo, una bella storia da rilanciare".
Saluta annunciando i prossimi appuntamenti: il 31 maggio con Leodori, il 3 maggio Letta e il 7 D'amato, sempre in tema regione, stavolta parlando di sanità.
Anche Zingaretti è un fiume in piena: "Conoscendo Alessandra potrei fare un elenco lunghissimo di motivi validi per vederla sindaca. Non c'è dubbio che lei è la migliore figura istituzionale, e lo dimostra la politica sociale fatta in questi difficili anni. Alessandra rappresenta l'unità e l'eterogeneità, e approfitto per salutare Arena" precicsa iniziando ad elencare i diritti scritti in Costituzione.
Si scalda, avverte che c'è ottimismo e si scatena arrivando a condannare le "cazzate" che dicono gli altri, tra applausi di approvazione. "Sono orgoglioso di essere l'unico Presidente rieletto ma senza di voi non sarei nulla - ha proseguito -. Siete voi a fare la nostra battaglia, andate fuori e fate questa campagna con le gambe ma anche con la testa e il cuore, incontrerete gente che ha paura, dovete rassicurarli, noi non cavalchiamo i problemi, ma sappiamo eliminarli, possiamo dare risposte. E' complicato amministrare, lo faccio da 14 anni, Provincia di Roma e Regione Lazio, sono 14 anni che taglio servizi come richiesto dalle regole e dall'Europa, perché per pagare i debiti abbiamo ridotto i servizi, come tutti. Ora arrivano 17 miliardi da usare in 7 anni e l'abbiamo conquistati noi, ottenendo una programmazione doppia rispetto alla precedente perché abbiamo usato bene i fondi, ad esempio abbiamo previsto case popolari con banda larga e car sharing elettrico a tutti, mica solo per i fighetti. Diamo a questa città una classe dirigente pulita e decente".
Teresa Pierini