PESCARA - Tradizione, storia e cultura del dialetto: la Notte dei Serpenti, organizzata come prima edizione dal Maestro Enrico Melozzi con il supporto della Regione Abruzzo presieduta da Marco Marsilio e dal comune di Pescara, è stata la celebrazione dell'essenza stessa abruzzese.
"L'orgoglio di essere abruzzese" ha urlato dal palco il maestro, ricevendo applausi dal presidente Marsilio e l'ovazione del pubblico, che nel frattempo aveva conquistato tutta l'arena sulla spiaggia chiamata Stadio del mare.
Lo spettacolo proposto nella serata sarà trasmesso dalla Rai, noi lo abbiamo seguito live e lo raccontiamo.
Presentato dalla giornalista e conduttrice televisiva Monica Giandotti, lo show prende ispirazione dalla tradizione popolare delle feste di San Domenico e di Cucullo, con protagonisti appunto i serpenti, letti in chiave di resistenza, specie di chi ogni giorno si spaccava la schiena sui campi. Al centro della serata il "saltarello", ballo popolare rivisitato in chiave artistica dai ballerini sul palco ma irresistibile tra il pubblico, che ad ogni battito di percussione salta a tempo ricordando i balli delle nonne.
Protagonista l'orchestra diretta da Melozzi, il coro e i Piccoli cantori della pace insieme a quattro artisti nazionali: a sorpresa Mr. Rain, Elsa Lila e gli attesi Giusy Ferreri e Gianluca Grignani, previsti in cartellone. Per il territorio il cantautore Setak, a cui è andato il premio Serpente d’Oro per aver contribuito a sdoganare e diffondere, con la sua musica, la lingua abruzzese oltre i confini regionali.
La sorpresa Mr. Rain apre la serata, trascinato da Melozzi, il direttore che lo ha accompagnato sul palco di Sanremo, e non poteva che proporre Supereroi, che per il cantautore, spiega dal palco, sono le persone che si tolgono la maschera e si mostrano per quello che sono. La sopresa è nel coro dei bambini, con il titolo che, per motivi di assonanza fonetica, diventa "Nu sem nu", noi siamo noi in dialetto. Il risultato è davvero particolare e il rapper, a Pescara per preparare il suo concerto, non nasconde la soddisfazione, nonostante qualche perplessità iniziale.
Seconda ospite Elsa Lila che ha interpretato “Addije, addije amore”, canto popolare abruzzese portato al successo da Domenico Modugno con il titolo “Amara Terra Mia”. "Un grande come Mimmo quando cantava si faceva passare per siciliano, poi la Puglia è diventata famosa e finalmente ha potuto dichiararsi pugliese - ha ironizzato Melozzi -. Peccato però che queste parole sono abruzzesi e magari quando saremo famosi anche noi potremo riappropriarcene".
E' poi la volta di Giusy Ferreri che ha proposto una sola chicca con la sua voce straordinaria: “Mare Maje (Scura Maje)”, altro pezzo della tradizione popolare conosciuto come "Il canto della vedova", confermando la sua soddisfazione nel cantare in dialetto, anche quelli che conosce poco o per niente.
La voce della Regione scelta per questa prima edizione è quella di Setak, seguitissimo dai suoi conterranei ma conosciuto anche fuori territorio. "Con le mie canzoni voglio solo essere sincero - ha confidato al pubblico - e la normalità per me è cantare in abruzzese. Anche il nome Setak viene dal dialetto, quale soprannome di famiglia quale figlio del setacciaro". Anche per lui esibizione, stavolta con i suoi brani, accompagnato dal maestro che imbraccia una chitarra del 1816 addirittura appartenuta al nonno.
Infine l'ospite più atteso, reclamato più volte sul palco dai fan del "Grigno": la ventata di rock arriva con Gianluca Grignani, che apre con il brano presentato a Sanremo, anche lui diretto da Melozzi, “Quando ti manca il fiato”, firmato, prodotto e inciso nella sua sala di registrazione a Teramo durante le scorse festività natalizie. Un'esibizione liberatoria, che al termine definisce sicuramente migliore di quella presentata al Festival, seguita dal suo più grande successo, "Destinazione Paradiso" proposta con un nuovo arrangiamento e con i cori ancora una volta proposti in dialetto dal coro dell'Orchestra.
Durante la serata sono stati proposti omaggi e ricordi degli abruzzesi più grandi da Enrico Flaviano a Gabriele D'Annunzio e una serie di brani popolari in dialetto grazie al coro, resi ancora più spettacolari dai ballerini della compagnia. Melozzi ha annunciato che i brani saranno incisi per giungere al suo scopo: "Dialettizzare il pop e poppizzare il dialetto".
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi