MONTEFIASCONE - Una carriera quarantennale sul palco della Fiera del Vino: quella di un Michele Zarrillo in perfetta forma, pronto a presentare i suoi più grandi successi con un arrangiamento rock da applausi.
Tranne alcune perle, quali Una rosa blu, Cinque giorni, L'elefante e la farfalla, rimaste romantiche e melodiche come abbiamo imparato a conoscere, gran parte dei successi della sua lunga carriera sono stati proposti con un'anima rock esaltante. Zarrillo, chitarra al collo, e tanta voglia di divertirsi, davanti ad un pubblico che all'inzio ha stentato a seguirlo. A parte le straordinarie prime file, fatte di fan che applaudono, cantano e lo seguono, sono tanti gli spettatori che scelgono di stare seduti, al punto che è lo stesso cantante a chiedersi se il pubblico sia o meno presente.
E' forse la chiave di volta, il piazzale si sveglia e inizia a dettare il tempo, facendo divertire Zarrillo e la band. Più di due ore di spettacolo, iniziato ringraziando gli organizzatori e omaggiando il vino, principe della festa, che scivolano come le sue bellissime note. Si incuriorisce per Marte, fissando il punto luminoso sul cielo, come per la nebbia che sale e man mano avvolge il palco.
Non sfugge al saluto dei fan, al termine del concerto: uscendo per raggiungere la macchina si ferma, firma autografi, si fa scattare foto e saluta, con la signorilità che lo contraddistingue da sempre.
La musica sul colle falisco prosegue questa sera, con l'ultimo concerto della festa, che vedrà protagonisti i Jalisse.
Teresa Pierini