TARQUINIA - Pubblicato il libro ”Una vita movimentata” di Vittorio Peruzzi, da cui nasce la passione per l'arte ora concentrata e visitabile nella Casa Museo di Tarquinia.
Gli aneddoti partono dall'epopea del 68, vissuta pericolosamente, e dalla partecipazione, in posizioni di responsabilità, alla vita politica degli anni successivi.
"La maggior parte degli aneddoti, poi, riguarda la mia professione d'ingegnere - racconta l'autore - svolta in vari ruoli, da Project Manager fino ad Amministratore Delegato, in società di engineering and contracting di Milano, che mi ha portato a realizzare grandissimi impianti nei settori della trasmissione telefonica, elettrica, potabilizzazione e depurazione delle acque, acquedotti, trattamento dei fumi, trattamento e termovalorizzazione dei rifiuti in molti Paesi del mondo: Irlanda, Regno Unito, Belgio, Polonia, Albania, Ungheria, Turchia, Abu Dhabi, Siria, Iraq, Giordania, Libano, Israele, Egitto, Nigeria (dove sono stato 3 anni residente), Sudan, Kenia, Zambia, Somalia, Cina, Vietnam, Indonesia, Honduras; in molti altri, come Francia, Portogallo, Estonia, Bulgaria, Romania, Serbia, Russia, Grecia, Azerbaigian, Marocco, Tunisia, Arabia Saudita, Kuwait, Oman, Congo, Rwanda, India, Pakistan, Bangladesh, Malesia, Giappone, ho svolto lunghe missioni commerciali.
Quando raggiunsi le posizioni apicali delle società (Direttore Generale ed Amministratore Delegato), avendo contratti in corso i più di 10 nazioni e promozioni in molte altre, i viaggi diventarono frenetici.
Alcuni aneddoti - conclude - riguardano le mie avventure nautiche e la mia passione di sempre: la creazione della Collezione Peruzzi, la più importante raccolta di opere seriali dell'arte italiana contemporanea, ora ospitata nella Casa Museo di Tarquinia".
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Per info sulle attività del museo: www.collezioneperuzzi.it