VITERBO - La città vanta da pochissimo tempo uno scrigno culturale nuovo, un luogo storico che risale al XIII secolo che, dopo un prezioso lavoro di restauro alla ricerca di mura vive ed angoli nascosti è tornato al suo antico splendore: Spazio Inter Artes.
Ideato da Barbara Aniello, il progetto Inter Artes nasce come spazio di incontro per mostre, concerti, conferenze, letture, teatro, cinema.
Situato in un palazzetto medievale del 1200, nel cuore di Viterbo, in via della Volta Buia n. 26, rifugio dalla peste nera di Papa Innocenzo VIII (+1492), Inter Artes è una fucina di confronti e di esperienze, aperta anche alla formula della residenza d’artista e al Carnet de voyage.
Inaugurato lo scorso settembre, con la prima esposizione dedicata alle opere di Marco Ferri, nella mostra Poiesis, curata da Barbara Aniello, che è stata ammirata ed apprezzata dall'assessore Vittorio Sgarbi, sottosegretario Mibact (nella foto con alcuni soci fondatori, oltre a Barbara sono presenti Giovanna Scappucci, Paola Melis, Angelo Landi, insieme a Simona Tartaglia, Diego Profili, Indiana Raffaeli).
Questo pomeriggio, dalle 17, lo scrigno dello Spazio Inter Artes si apre alla città per diventare patrimonio comune, attraverso la giornata del tesseramento, con aperitivo e visita guidata riservata ai soci (tessera annuale: 20 euro).
Con l'occasione sarà presentato il calendario delle attività, che si svolgeranno a cadenza settimanale, tra arte, letteratura, musica, teatro, cinema e tanto altro.
T. P.