VITERBO - Rivoluzionato il museo dei Portici che con l'inaugurazione della mostra "Michelangelo dialoga con Sebastiano del Piombo, a partire dall'ingresso, che ora si trova a destra subito dopo il portone del cortile di Palazzo dei Priori e la relativa uscita nel cortile, una luce molto più bassa, per proteggere i disegni del Buonarroti, e nella disposizione delle tavole di Sebastiano del Piombo, che ora sono allestite in due sale contigue, prima la Flagellazione e poi la Pietà, il gioello più prezioso.
Una mostra che arriva dopo l'esposizione a Riva del Garda, con i disegni preparatori per la Cappella Sistina che vanno ad unirsi nell'origine stessa delle tavole del Luciani, dove i cartoni e forse la mano di Michelangelo, come si vede anche da retro, hanno creato la base e l'esistenza dell'opera.
Nella folta inaugurazione di domenica è mancato il ministro Sangiuliano, annunciato e atteso fino a mezz'ora prima dalle foze dell'ordine, poi ufficialmente fermato da un raffredore, non si sono viste influencer e star ed era presente una troupe del Tg3 e una di Skynews24, a cui è stata offerta un'anteprima con intervista personalizzata.
Verso le 13 l'avvio della cerimonia, con il sindaco Chiara Frontini che ha accolto così gli ospiti: "Oggi valorizziamo i nostri tesori, oltre ai disegni di Michelangelo, hanno casa qui due capolavori di Sebastiano del Piombo, con loro andiamo a rivivere uno dei periodi più fulgidi della città, un lavoro che ci prepara all'impegno per il progetto Capitale della cultura 2033. Voliamo alto perché Viterbo ha la possibilità di poterlo fare". Al suo fianco l'assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi: "Quando ho saputo di questi disegno ho pensato che sarebbe stato giusto che potessero raccontare qualcosa, inseriti in un luogo che finalmente ha un senso. Qui da Viterbo Michelangelo, Vittoria Colonna e il cardinal Reginal Pole fondarono l'ecclesia viterbiensis, con cui veniva chiesto alla chiesa di tornare alla propria origine".
Un allestimento seguito anche dalla Soprintendenza, come ha sottolineato Margherita Eichberg: "Complimenti per questa prima grande mostra. Il nostro non è un ruolo diretto, le opere sono del Comune, ma abbiamo seguito l'allestimento iniziale del museo ed oggi, con lo spostamento delle pale, le più belle di Sebastiano. Lancio una provocazione, qui ci sono delle terme romane uniche, quelle del Bacucco, riprodutte da Michelangelo, che le frequentava per curarsi, un disegno ora al museo di Vicar de Lille. Non sarebbe male muoversi per riaverlo".
Per l'organizzazione della mostra era presente Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi: "Oggi si realizza un sogno, più di 10 anni fa, grazie alla sollecitazione dell'onorevole Trabacchini fui invitato ad ammirare i disegni dietro le tavole, che esposte al museo civico, a rischio per climatizzazione e con un posizionamento errato, poi finite qui e ora disposte nel modo migliore per arrivare al culmine e concludere la visita. Il disegno è fondamentale, è il genio dell'artista, la base di ogni cosa e qui Michelangelo e Sebastiano creano un unicum incredibile. Felicissimi di questa mostra, l'idea di fare in provincia mostre di grande livello ma popolari è vincente".
Presente anche Casa Buonarroti, rapresentata dalla presidente Acidini, che ha avviato il suo intervento salutando la signora Maria Letizia Buonarroti, in prima fila tra il pubblico (leggi qui la sua presentazione pubblicata in queste pagine nei giorni scorsi): "Abbiamo in dotazione l'eredità di Mihcelangelo, giunta a noi dall'ultimo erede, Cosimo Buonarroti, la casa, i disegni e tutto l'archivio con lettere e missive. Qui abbiamo esposti i disegni preparatori per la volta, realizzati quando era più giovane, e della parete con il Giudizio Finale, con un Michelangelo già anziano e stanco. Il disegno è il laboratorio mentale dell'artista, in cui scocca l'idea.
Richiamo l'attenzione su tre disegni - ha concluso - uno piccolissimo, un ignudo, uno dei 24 dipinti nella volta, che riflette la sua passione per la bellezza e il vigore della muscolatura, che realmente hanno dimensioni immense ma sono tratte da un bozzetto così piccolo; poi una sorta di caricatura che dedicò ad un amico, immaginandosi fine del lavoro della volta, deforme e schiacciato dal peso della posizione; ed infine sul giudizio universale, un A4 dove c'è l'abbozzo della composizione gloriosa dell'opera, un primo pensiero grandioso che non smette entusiasmare la nostra mente e i nostri cuori".
In chiusura Sgarbi, assessore alla bellezza, che dopo aver annunciato l'assenza del ministro Sangiuliano ha letto un suo messaggio, dove si complimenta per il lavoro e annuncia le sue idee future: "Ogni vita che si organizza una mostra si alimenta il sentire comune, da qui ripartiremo, dalla grandezza della nostra arte, per fermare il declino". Il critico ha poi fatto la sua invettiva contro l'invasione del rinnovabile: "Parto ricordando Pasolini e il suo racconto della stradina verso Orte e la richiesta di protezione di un luogo così... e chiedo protezione contro eolico e fotovoltaico, che tolgono poesia mentre ci sono milioni di edifici che possono diventare luoghi per installare pali e pannelli".
Infine la mostra e il museo dei Portici: "Nessun luogo può mettere così bene in evidenza i disegni di Michelangelo, nonostante siano già stati esposti alla Camera e poi a Riva del Garda, ma qui c'è il pensiero più alto del Rinascimento, con Sebastiano. Lavoriamo per mettere in evidenza che il disegno sotto le tavole sia di Michelangelo - precisa tornando su una vecchia battaglia, già persa, di attribuire l'opera al Buonarroti, lasicando a Luciani quella di rifinitore -. E' sua l'idea, poi conclusa da Sebastiano che ha fatto l'atmosfera, la notte intorno che è tutta sua, mentre la Madonna è proprio una scultura di Michelangelo. C'è anche una lettera del 1529 in cui Buonarroti chiede soldi ad un cardinale ed era appena finita l'opera, e si chiede un pagamento dopo aver avuto una commissione e aver lavorato, quella in cui lui ha indicato la strada, lasciandogli dipingerela luna e il paesaggio, lavoro adatto ad un pittore veneziano. Parto con una scommessa: mi hanno dato una città con Sebastiano, la restituisco con Michelangelo".
Non sarà facile, perché come detto si tratta di una strada già percorsa che ha portato all'attribuzione ormai affermata dei cartoni di base di Michelangelo su cui lavorò il Luciani per ritrarre Gesù e la Madonna.
Dopo le parole il taglio del nastro e la visita alla mostra, che sarà molto probabilmente corretta nell'illuminazione, bassa per proteggere i preziosi disegni, ma troppo bassa, anche a detta di Sgarbi, per una fruizione ottimale del visitatore.
La mostra "Michelangelo e la Cappella Sistina. I disegni di Casa Buonarroti in dialogo con Sebastiano Del Piombo" è visitabile fino al 15 gennaio 2023 presso il Museo dei Portici, Cortile Palazzo dei Priori, Viterbo.
Tariffe
Viterbo Pass + Museo dei Portici con mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina”
Intero: 23€
Ridotto over 65: 21€
Ridotto 12-18 anni: 17€
Gratuito per bambini sotto ai 12 anni e disabili con invalidità superiore al 74%
Museo dei Portici con mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina” + Palazzo dei Priori + Museo Civico “Luigi Rossi Danielli”
Intero: 15€
Ridotto: 13€
Gratuito per bambini sotto ai 12 anni e disabili con invalidità superiore al 74%
Museo dei Portici con mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina”
Residenti a Viterbo: 7€
Gratuito per bambini sotto ai 12 anni e disabili con invalidità superiore al 74%
Per le scuole
Visita alla mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina” per le scuole primarie, secondarie di I e II grado
Ingresso scolaresche: 3€ ciascuno
Ingresso scolaresche con visita guidata: 6€ ciascuno
Ingresso scolaresche + laboratorio didattico: 8€ ciascuno
Ingresso scolaresche con visita guidata e laboratorio didattico: 10€ ciascuno
Ingresso gratuito per docenti e accompagnatori in servizio
Info e prenotazioni: +39 328 4596 238 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Teresa Pierini