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Migliaia di visitatori per la mostra Luci e ombre a Sutri e al Parco Regionale

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SUTRI - Circa 1000 visitatori dall’8 maggio, giorno dell’inaugurazione, a fine a mese alla nuova mostra del museo di Palazzo Doebbing e oltre 2000 al Parco Regionale dell’Antichissima Città di Sutri, nei trentuno giorni di maggio.

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Nonostante il momento di grande fragilità dovuto alle restrizioni contro il Covid che hanno generato un clima di costante incertezza e di rinuncia alla vita, la città riprende a vivere dalla sua identità, capace di fondere arte e natura. 

Numeri molto incoraggianti per Sutri e per una ripresa che in altre parti del nostro Paese non appare, purtroppo, così scontata.

“Non posso che compiacermi che la rinascita della città si manifesti attraverso un crescente amore per le arti - commenta il sindaco Vittorio Sgarbi - che non riguarda soltanto le istituzioni, ma i cittadini, e i tanti sensibili, tra i quali pittori e scultori che hanno scelto di venire a vivere in questa bellissima città, aperta, discreta e protettiva”.

"Luci e ombre a Sutri. Da Mattia Preti a Depero", alla cui inaugurazione, nel rispetto delle normative previste per il contrasto al Covid, hanno partecipato circa duecento persone e alcuni importanti nomi delle istituzioni e della Cultura, come il ministro del Turismo Garavaglia, Moni Ovadia, Paolo Portoghesi e Andrea Bocelli, insigniti della cittadinanza onoraria di Sutri, raccoglie oltre 200 opere per mettere in luce e togliere dall'ombra alcuni artisti notevoli e poco conosciuti. Dai celebrati Mattia Preti e Fortunato Depero, ad artisti trascurati, a cui riconoscere onore e merito, come Julius Evola, Tullio Garbari, Alberto Magri, classici "eretici" del Novecento, a cui si affiancano le "rivelazioni" di Casimiro Piccolo, Jean-Pierre Velly e Ottavio Mazzonis, e i contemporanei Rosa Maria Estadella, Marilena Manzella, Agostino Arrivabene, Cesare Inzerillo, Cristian Avram, quest'ultimo già sapiente a soli 26 anni. Sono presenti anche due artiste lungamente attive a Sutri, Nora Kersh e Tiziana Rivoni.