Il nostro sito utilizza cookie e tecnologie simili per ricordare la vostra visita, raccogliere statistiche delle visite e adattare il nostro sito ai vostri interessi. Per maggiori informazioni o per impostare le preferenze dei cookie, in qualsiasi momento è possibile utilizzare il nostro strumento «Impostare le preferenze dei cookie» riservato a chi è registrato al sito. Accettando si prosegue la navigazione e si acconsente all’ installazione dei «cookie» da parte nostra o di terzi.

Patto d'amore: dopo tre anni torna la processione in onore della Madonna della Quercia

Manifest. Religiose
Font

VITERBO -Torna il patto d'amore e per il 555° anniversario sarà di nuovo in versione completa, con il corteo delle confraternite dall'Ellera fino a La Quercia e la celebrazione dell'atto pubblico che pone la città di Viterbo sotto la protezione della patrona della Diocesi.

Pin It

Dopo tre anni di assenza, uno per pioggia e i successivi due per l'emergenza sanitaria, un attesissimo ritorno, domenica 11 settembre, come precisato stamani in conferenza stampa nella sala consiliare del Comune.

"Celebriamo un elemento valoriale - ha precisato il sindaco Frontini -: il legame tra la città e la Madonna della Quercia, elevata a rango di manifestazione cittadina, come se fosse il Comune ad organizzarla, così da facilitare la rendicontazione e dimostrare la nostra vicinanza".

E' il rettore della basilica e parroco de La Quercia, don Massimiliano Balsi, a spiegare il programma religioso: "Questa festa ha un significato importante, venendo dopo Santa Rosa ne è il suo completamento. La festa nasce per volontà dei priori e del popolo di Viterbo, nel 1457, e l'affresco qui affianco lo dimostra. Oggi serve un nuovo cammino culturale ecclesiale e di fede, ricordo che fu san Giovanni Paolo II ad elevare la Madonna della Quercia a patrona della diocesi. Domenica 11 finalmente torna il Patto d'amore e l'atto formale fatto dal sindaco, che in questi anni abbiamo sempre celebrato, in chiesa e in modo più raccolto. La sera prima, sabato 9, faremo la processione nel paese con la riproduzione della tegola miracolosa. Una festa che porta al bene di tutti, per camminare insieme".

Don Luigi Fabbri vicario del vescovo, ricorda: "I momenti di festa caratterizzano l'identità della nostra città, da Santa Rosa alla Madonna della Quercia, un bel clima che si crea, con trasporto e legami forti. Siamo al 555° anno del patto e torniamo a sfilare con le confraternite. Faccio i complimenti a don Massimiliano per come custodisce e mantiene il santuario, punto di riferimento per tanti pellegrini, ben 50 mila l'anno".

Come sempre la parte folcloristica è presentata e curata da Irene Temperini, presidente della Pro loco Viterbo: "I valori fondanti della nostra città sono ben piantati sulla Madonna della Quercia. Domenica sarà festa doppia, anche per la comunità che si riappropria del santuario. Alla cerimonia parteciperanno i gruppi folcloristici del Pilastro e del Centro storico. Il 16 settembre, poi, alle 21, il complesso della Quercia sarà aperto in tutti gli spazi compreso il refettorio. Credo sia giusto, oggi, lanciare una nuova iniziativa, legata a Papa Paolo III Farnese che oltre a donare l'oro per il soffitto della basilica, mise a sua difesa il corpo armato dei Cavalieri del Giglio. Abbiano deciso di tornare ad istituire un premio, il Giglio d'oro, che ancorerà i valori della Madonna della Quercia a chi avrà datto lustro alla città, per iniziative di cultura e promozione". Un premio che il sindaco Frontini apprezza: "Serve un sodalizio costante e non uso questa parola a caso. Va alzato il valore di questa città, se nel parla da tempo ma non si è mai lavorato su questo humus che può farla crescere".

A garantire lo spettacolo saranno i due gruppi folcloristici del Pilastro, con il corteo delle famiglie nobili viterbesi, e del Centro Storico, rappresentati in conferenza da Assuntina Civitelli, vice presidente musici Pilastro insieme al pres. don Flavio Valeri, e Luigi Mechelli, per il centro storico, che ha precisato che i ragazzi si sono esercitati insieme trovando una piacevole armonia.

A supporto dell'organizzazione, da ben dieci anni, Confartigianato: "Il fulcro è il Patto d'amore - ha precisato il direttore De Simone - un modo per stare insieme, dopo tanta difficoltà. che purtroppo non è ancora superata e forse quella che sta arrivando è anche peggiore, per questo ci poniamo a protezione del Madonna miracolosa, onorando la tegola che fu dipinta da un artigiano, Battista Juzzante, nel 1417".

A chi parteciperà alla celebrazione in santuario sarà donata la calamita che raffigura l'atto di devozione dei priori e della città alla Madonna della Quercia, dipinta in una lunetta del chiostro.

Teresa Pierini