VITERBO - Domenica 21 Gennaio, nella Basilica di Santa Maria della Quercia, alle ore 10.30 si celebrerà la Messa in onore di Sant’Antonio Abate, e al termine, sul Sagrato, don Massimiliano benedirà gli animali.
Questo appuntamento tradizionale si svolge in onore di Sant’Antonio, che nacque in Egitto nel 251 e morì 106 anni dopo nel deserto della Tebaide il 17 gennaio del 357. Conosciamo la sua lunghissima vita grazie al racconto che ci lasciò Sant’Atanasio, suo discepolo e vescovo di Alessandria, la Vita Antonii, scritta nel 357, in forma di lettera.
Rimasto orfano a 20 anni, Antonio decise di abbandonare ogni ricchezza e di darsi alla vita monastica e si ritirò presso la sua città (Coma, in Egitto), in un luogo solitario, dedicandosi alla preghiera ed al lavoro. A 35 anni si inoltrò per il deserto e si incamminò verso i monti del Pispir, in direzione del Mar Rosso e nacque in lui «una fiamma che nessun’acqua poté estinguere», tanto che il suo isolamento divenne esemplare per molti altri monaci che si erano ritirati nel deserto e a lui si rivolsero per ricevere il suo insegnamento e la sua guida. In questo modo il santo eremita, chiamato ad essere abate, organizzò alcuni monasteri intorno al suo eremo presso la riva del Nilo, a ridosso delle montagne circostanti. Le sue gesta si diffusero in tutta la cristianità ed il suo culto varcò i confini dell’Egitto estendendosi sia in Oriente che in Occidente. La sua festa fu istituita nel V secolo, in Palestina, dall’abate Eutimio e venne segnata al 17 gennaio.
La benedizione degli animali, in particolare dei maiali ha origine medievale, come l’iconografia del Santo, che viene raffigurato con accanto un maialino che reca al collo una campanella. La parrocchia aspetta i fedeli insieme ai loro amici animali domenica 21 alle 10.30 per celebrare questo bel momento di condivisione e di festa così legato alle tradizioni e alla cultura locale.