SORIANO NEL CIMINO - La Sagra delle Castagne è iniziata con due momenti importanti: la conferenza di presentazione e, in serata, la benedizione degli Arcieri e dei Cavalieri, con l'offerta dei doni e dei ceri alla Chiesa.
E' la sala consiliare ad accogliere il racconto dei tre fine settimana che seguiranno, da questo fino al 15 ottobre, in quella che è una vera e propria rievocazione storica, qualcosa che va oltre la sagra, pur fondamentale come cuore dell'evento, tanto da diventare punto di riferimento delle iniziative storico-folcloristiche della regione Lazio e tra le prime in Italia.
Antonio Tempesta, presidente dell'ente Sagra della Castagne e dell'Associazione Rievocazioni Storiche Lazio, ha moderato la conferenza, ricordando da subito l'importanza della sagra sorianese: "Presentiamo la 56ma edizione di questa sagra che è nel progetto che raccoglie le 25 realtà nazionali, unica del Lazio, su ben 1300 manifestazioni storiche italiane. Inoltre sul fondo nazionale delle rievocazioni siamo saliti al 13° posto su 450, avanzando di ben 20 posizioni. Tutto questo ci dimostra l'importante lavoro fatto e che si svilupperà su tre fine settimana, la prima dedicata al Palio, la seconda con iniziative culturali e poi la terza di folclore. Segnalo l'importante convegno che ci vedrà impegnati con l'Unitus e le università di Cagliari e Madrid".
Un lavoro impegnativo che viene portato avanti da un gruppo di appassionati che, in modo volontario e senza percepire alcun contributo personale, lavorano l'intero anno sull'organizzazione e poi nelle tre settimane dedicano tutto il proprio tempo alla festa. A gestire l'organizzazione il Cost, rappresentato da Michele Bellachioma: "Come gruppo ci occupiamo della logistica della sagra e per questo chiedo pazienza a cittadini e nostri ospiti per qualche ostruzione che generiamo in paese, ma la festa è di tutti e sappiamo che capirete. Sono oltre 1000 volontari impegnati in queste tre settimane e poi tutto l'anno per organizzarla, auguri alle contrade e complimenti ad Antonio per gli obiettivi che stiamo raggiungendo insieme".
Al fianco di Ente e gruppo l'amministrazione comunale, con Francesco Marzoli, assessore ai grandi eventi, che dopo aver portato i saluti del sindaco, impegnato fuori per questioni istituzionali, ha garantito il supporto: "Questo è un momento importante per la realtà sorianese, che ci vede impegnati ogni giorno dell'anno per l'appartenenza al proprio rione, momento di forte comunità e divertimento. L'impegno di tutti che ci fa arrivare in evidenza a livello nazionale, grazie a tutti per il lavoro svolto".
La castagna e l'amore per la pianta insita nel cittadino sorianese saranno rappresentati con un monumento che molto presto sarà inaugurato nella rotonda che porta verso gli impianti sportivi, merito di Giuseppe Rossi che ha proposto un progetto sposato subito dall'amministrazione Camilli: "Ho sempre dipinto attratto dalla natura e da tempo stavo pensando alla scultura, l'ispirazione è nata vedendo un castagno che era storico per la città e purtroppo si è seccato ed è stato tagliato. Pensando a questo ho creato un monumento che lo ricordi, alto 4 metri. Chi passerà di fronte dovrà capire che le piante necessitano cura ed attenzione". Il momumento è in fase di realizzazione, purtroppo non ci sono i tempi per l'inaugurazione durante la sagra, ma la cerimonia potrebbe essere prevista il mese successivo".
All'interno del programma della Sagra ci sarà spazio anche per la cultura; in merito sarà presentato un nuovo progetto annunciato da Martinus Tocchi, che dopo aver superato l'emozione di trovarsi a Soriano, dove ci sono tracce della sua famiglia, grazie al papà e zio, ha dato due appuntamenti: "Il 7 ottobre presento l'associazione culturale Etruska produzioni, che si occuperà di laboratoricorsi dedicati alle professionalità di cinema e teatro, al momento posso annunciare come ospiti Simone Silvestri, per gli effetti speciali, collaboratore di lunga data dei Manetti, e Massimiliano Prezioso, sound designer; il 9, invece, porteremo in scena uno spettacolo tratto dal racconto di mio padre Maurizio, ricordi di quella notte del 1963 che segnò la tragedia del Vajont, resoconto del suo viaggio in aiuto della cittadinanza di Longarone".
Annunciata la Sagra è poi il momento dell'amarcord, con la presentazione del libro "Fidelitas", scritto grazie ai ricordi e alla biblioteca storica di Antonio Tempesta, trasmessi a Roberta Del Frate, che ne ha curato il testo.
Una pubblicazione che torna a parlare dalla sagra a distanza di trent'anni, l'ultima fu realizzata per la 25° edizione, e che ha dato il via alla collana Rievoca, che raccoglierà l'esperienza del territorio.
"Era giunto il momento di raccontare la sagra - ha spiegato Tempesta - sono partito dal 1400 e poi ho raccontato la storia dei pionieri che nel 1968 la crearono stabilmente, portandola già in evidenza dalla seconda edizione. Ho riletto i verbali della proloco di questi decenni e ricercato fonti e documenti, tra questi le locandine he si sono susseguite e un telegramma di Andreotti del 1971. Raccontiamo anche il grande lavoro che c'è dietro l'organizzazione, anche con le interviste di personaggi fondamentali come Quinto Berti, 92 anni, già presidente Ente Sagra e contrada San Giorgio, che ricorda anche Dante Terzini, ormai scomparso, re contrapposizione politica di allora tra missini e comunisti che si cancellava nelle giornate della sagra, per il bene della festa. Un libro che cercherò di portare nelle scuole perché da piccoli devono già capire quanto cuore serve per trasmettere una tradizione così importante per il paese".
Per leggere il programma: "Sagra delle Castagne" Autumnus in Civitate Suriano: tutto il programma delle tre settimane
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi