CAPRANICA - Genius Loci sta tracciando la traiettoria: dopo un primo incontro a maggio, il vivaio Linea Verde Nicolini ha ospitato un secondo appuntamento necessario a valutare le possibili sinergie e collaborazioni che possano avviare un percorso di partecipazione attiva che porti vantaggi alla cultura, all'ambiente e al territorio della Tuscia.
Un brain storming aperto a cui hanno partecipato docenti universitari, istituzioni, tecnici ed operatori di settore, guidati da Stefano Lariccia, che ha subito tracciato una linea guida: "Salvaguardare l'identità del territorio, perchè questa terra è capace di restare se stessa, migliorando però la qualità ricettiva. L'intenzione è quella di organizzare una realtà in grado di ricercare ogni possibilità di finanziamento necessaria ad avviare un progetto fortemente tecnologico, sempre rispettando la sostenibilità".
Parole sposate in pieno da Carla Collicelli (ASviS), che ha presentato l'Alleanza per lo sviluppo sostenibile nata nel 2015 sull'Agenda Onu per promuovere in Italia lo sviluppo sostenibile. Un'attività che coinvolge i settori ambiente e cultura sia del pubblico che del privato, la cui collaborazione è fondamentale per raggiungere i 17 obiettivi prefissati dalle Nazioni Unite entro il 2030.
"Tra i concetti basilari c'è ovviamente la sostenibilità in modo circolare - ha precisato la dottoressa - e l'ASviS pubblica in merito rapporti che analizzino la situazione. Uno dei maggiori vanti è stato quello di far inserire la parola 'ambiente' nella Costituzione, pretendendone il rispetto. Inoltre viene organizzato un Festival di sviluppo sostenibile, nel mese di maggio, che coinvolge tutti i soggetti aderenti in più di mllle sedi. Siamo nella fase della resilienza trasformativa, dobbiamo riprendere in mano il nostro destino ma in termini innovativi".
Ciascuno ha portato la sua esperienza professionale, provando ad applicarla ad un progetto che porti beneficio al territorio, come Paolo Galli (Autodesk Inc, realtà coinvolta nella ricostruzione digitale per il restauro di Notre Dame a Parigi), cittadino di Capranica e quindi al corrente della realtà locale. Anche per lui si parte dal lavoro: "Realizzo una sorta di cattura della conoscenza, recuperando dati per fare scelte compatibili su un progetto. Con Autodesk riusciamo a creare un approccio strutturato e standardizzato, perché viviamo in un contesto dove è fondamentale conoscere per agire, specie dove il 70% degli edifici è stato costruito prima del 1975. Ed è qui che le parole chiave diventano sistema autoalimentante, formati aperti, sostenibilità sociale, standardizzazione, tutto per usare dati corretti per prendere le giuste decisioni".
L'intervento successivo, più accademico e quasi polemico, è stato quello apportato da Silvio Franco, assessore sviluppo economico Comune Viterbo ma soprattutto docente universitario. Per lui: "La tecnologia è il mezzo ma non la risposta, si parla di sviluppo sostenibile, cioè sviluppo risultato magari sostenibile assegnando un diritto all'uomo, ammettendo che il pianeta è costruito per l'uomo, che fa danni ma paga. Per me tutto deve essere limitato dagli ecosistemi, non esiste una definizione di sostenibilità, è uno slogan, un concetto vago. Le uniche attività economiche sostenibili sono quelle agricole, per definizione, in quanto industria e servizi consumano risorse che non hanno a disposizione. Economia circolare funziona se si misura l'energia usata per trasformare le materie seconde in prime, paragonandola a quella lineare deve essere conveniente, altrimenti è spreco".
Dalla teoria alla pratica, che in questa fase significa finanziamenti, nell'intervento di Edoardo Lampis (Lazio Innova e Distretto Tecnologico BC Lazio), che ha spinto i presenti a seguire l'esempio di Rieti, dove più realtà e relativi Comuni hanno creato un progetto credibile che ha messo insieme sviluppo economico, cultura e turismo. "I finanziamenti ci sono - ha precisato - ma è necessario portare progetti concreti ed attuabili. I bandi sono a disposizione, lavorate sulla loro presentazione".
A proposito d progetti Paolo De Gasperis (La Sapienza) ha presentato il children museum di Explora Roma, le tante attività che si svolgono per i bambini, che spesso visitano in gita scolastica, non solo da Roma, per essere coinvolti in laboratori, esperimenti in giardino e una serie di attività uniche nel genere. Una dimostrazione pratica che la cultura può essere prodotta e fruita ad ogni età con un'infinità di proposte, anche interattive.
Tornando nella Tuscia è stato Franco Cherubini, architetto paesaggista, vetrallese con alle spalle studio e lavoro in Toscana, a chiedersi: "Cosa non va nella Tuscia? Pensando a quello che viene definito una criticità, sono partito studiando il lago di Vico, facendo anche analizzare le acque. La risposta è stata eclatante: si tratta di un bacino lacustre ottimo, pieno di vegetazione viva, una sorta di prateria che nasce e cresce nel benessere. Abbiamo ottime potenzialità ma i nostri giovani lasciano il territorio mentre arrivano molti pensionati che scelgono di vivere in tranquillità. E' necessario comprendere questi fenomeni".
In chiusura Oleg Missikoff (La Sapienza - Tecnologie Digitali per i Beni Culturali) che ha provato a fare un sunto: "Tecnologia ne abbiamo, finanziamenti ne abbiamo, le idee ci sono, il territorio merita attenzione: a questo punto serve un brand, affinché gli attori del territorio, tutti, inizino a sentirlo come proprio, va fatto sistema".
Genius Loci, come auspicato da Rosa Benedetta Nicolini, dovrà realizzare proprio questo, creare un sistema virtuoso, anche stando all'ombra della storica quercia piantata nel 1865, incontrandosi e parlando per raggiungere l'ambizioso obiettivo di realizzare lo sviluppo che la Tuscia merita, salvaguardandone specificità e bellezze naturali.
L'incontro si è concluso con le preparazioni tipiche della Tuscia di Fabiana Eramo, promotrice di una cucina del benessere che si sviluppa dalla filosofia del mangiar bene attraverso autoproduzione o acquisti in aziende che la rappresentino. E' la sua idea imprenditoriale di Turismo esperienziale (Helichrysum Lab) che si concretizza in catering territoriale e un home restaurant, frequentato soprattutto da stranieri.
Il prossimo appuntamento con Genius Loci sarà il 10 ottobre all'Università della Tuscia, con l'intervento di numerosi docenti.
Teresa Pierini