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La rinascita di Villa Lante: sette milioni di euro per un restauro di fontane, architettura e bosco

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VITERBO - Tanto tempo è passato dalle proteste davanti al cancello di Villa Lante post emergenza sanitaria. I cittadini di Bagnaia chiesero con forza la riapertura e la direttrice di allora Marina Cogotti, si impegnò in prima persona riuscendo a ridare Villa e parco, pian piano, alla cittadina.

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Dopo tanti mesi di fermo i problemi più gravi erano legati allo stato degli alberi, della vegetazione, in molti luoghi pericolosa. Dallo studio di quel tempo nacque l'idea e il progetto della direttrice per recuperare la bellissima struttura, un museo vivo, a cielo aperto. E quando venne il Pnrr tutto diventava realizzabile, per una volta il sogno diventava realtà, specie quando Villa Lante fu scelta, insieme a Villa Pisani di Stra (Padova), come destinataria del finanziamento statale per Parchi e giardini.

Stamani i ringraziamenti dei funzionari ministeriali sono stati proprio per lei, l'ex direttrice, durante un incontro partecipato e sentito, a partire dal direttore Musei Lazio, Stefano Petrocchi, che poi ha promesso: "Villa Lante ha vinto nel 2011 il titolo di parco più bello d'Italia ed oggi, con questi fondi, vogliamo che torni come allora, modello storico per tutta la civiltà europea, legato alle vicende iniziali del cardinal de Gambara, specie per l'uso del giardino interconnesso al bosco e all'architettura del verde".

Soddisfazione anche per Massimo Osanna, Direttore generale Musei: "Per Villa Lante un finanziamento di 7 milioni grazie al lavoro dell'architetto Cogotti, oggi in pensione ma per fortuna ancora nel progetto, con lei garanzia nello spenderli in tempo ma soprattutto bene. Quello che conta non sarà solo l'intervento straordinario ma la manutenzione futura, che necessita stabilità. Il fatto che diventi museo autonomo porterà fondamentale vantaggio nel controllo quotidiano, a dicembre ci sarà il bando".

I dettagli tecnici sono stati affrontati da Angeloantonio Orlando direttore Attuazione Pnrr: "Tra le misure individuate ci sono il miglioramento di affluenza e fruizione, la rimozione di barriere fisiche e sensoriali e l'efficientamento energetico. I 7 milioni sono parte dei 300 su parchi e giardini, 110 già individuati ad esempio per la Reggia di Caserta, Capodimonte e, appunto Villa  Lante mentre 190 milioni sono messi a bando per arrivare al restauro di 110 parchi tra pubblico e privato. Una sfida, all'inizio anche criticata, che ha portato ben 1.081 domande su cui abbiamo selezionato 129 progetti, lasciando fuori tanti altri di livello che magari potranno essere finanziati in futuro. Un'idea che diventa parte integrante del patrimonio e miglioramento della qualità della vita. Chiudo ricordando altri 12 milioni utilizzati per la catalogazione di parchi e giardini, concordato con le Regioni, per concludere un lavoro mai fatto, e la formazione di giardinieri d'arte. Tutti i nostri progetti del Pnrr hanno raggiunto il target e sono stati certificati".

Un progetto spiegato ancora più nel dettaglio da Luigi Scaloina: "E' stata una novità assoluta la scelta di rilanciare parchi e giardini, un patrimonio immenso, seguito da quella di mettere in competizione i giardini del ministero con i privati o gli enti locali, una scommessa vinta perché in questo modo i finanziamenti sono andati in tutta Italia, con maggiore peso nel Nord Est e nel Lazio. Qui sarà aperto un cantiere che si concluderà entro giugno del 2026, seguito dall'inserimento dei giardinieri d'arte, i cui corsi sono avviati quasi ovunque, per garantirne la manutenzione ordinaria". 

Villa Lante è stata così raccontata, con i numeri che interessano più al pubblico, dall'attuale responsabile alla direzione, Lara Anniboletti: "Qui si fonde architettura, scultura e natura ed è un presidio culturale per la comunità locale. I lavori potranno fare aumentare la fruibilità, specie nell'organizzaizone di festival ed eventi culturali, anche negli orari serali, grazie all'illuminazione. La biglietteria presenta ottimi risultati, nel 2022 abbiamo registrato un +6% di visitatori rispetto al periodo pre pandemico, con 88 mila ingressi, ad oggi siamo già 90 mila e quindi sarà un nuovo record, anche grazie al biglietto on line, fortemente richiesto dai turisti ed ora possibile".



L'incontro è poi entrato nella fase più operativa, con il racconto di cosa succederà a Villa lante, alle sue fontane, alle piante e alla fauna presente, come spiegato da Marina Cogotti, coordinatore e responsabile unico dei progetti.

"Come è stato detto il nostro faro è tutela, manutenzione e valorizzazione, per poi mantenere il risultato nel tempo, con la gestione ordinaria - ha precisato l'architetto -. Per questo abbiamo puntato alla conoscenza, attraverso le indagini, per poi lavorare sulla conservazione del bene ed infine dare accessibilità, permettendo l'innalzamento della fruizione e partecipazione, specie con miglioramento dell'offerta anche ai diversamente abili".

Le linee di intervento saranno sul restauro di impianti, verde e strutture di accessibilità. Il disciplinare per il contratto si è chiuso nell'agosto del 2022 per poi andare in gare con Invitalia, come previsto dalla legge, che la scorsa settimana ha individuato la ditta assegnataria, su 14 gruppi che hanno manifestato interesse con 12 che hanno presentato l'offerta, vinta poi dallo studio Feiffer & Raimondi (restauro, architettura e paesaggio di Cremona) associato ad una ditta di Torino per gli impianti e una romana per il verde.  

"Mentre attendevamo i tempi del bando non ci siamo fermati - ha aggiunto Marina Cogotti - pensando alla fase esecutiva, attraverso un'indagine assolutamente completa che servirà anche all'utenza, dedicata ad architettura, impianti, acqua e verde. Ad esempio abbiamo individuato i prodotti giusti per la pulitura del peperino delle fontane, che resta sempre umido, e normalmente non sono efficaci i prodotti ordinari, creando così un protocollo restaurativo che sarà utile al lavoro delle aziende che interverranno. E' stato fatto uno studio dell'impianto idraulico, partendo dalle cartine storiche per arrivare ad una mappatura sul posto, che ci ha permesso di trovare tutti i pozzetti, che sono stati già identificati e referenziati. Ancora sul patrimonio arboreo, con analisi strumentali su 1/4 delle alberature, quelle a rischio. Oggi possiamo conoscere le specie presenti, le quantità e il livello di senescenza delle piante a cui è seguito un censimento e studio di flora e soprattutto fauna, ritrovando i famosi gamberi di fiume, che possono diventare anche il simbolo della Villa voluta dal card. de Gambara. Tra l'altro abbiamo verificato che da un anno all'altro sono cresciuti in quantità e quindi staremo attenti alla pulizia delle fontane nel barco. Gli interventi principali sulla componente arborea saranno dedicata ai platani più anziani, spesso cavi e alcuni caduti; per questo nascerà una nursery di piantine con genoma di quelli presenti. Infine, sull'accessibilità fisica, sarà realizzato un circuito per accedere con piccoli mezzi elettrici nel parco, e ingressi in almeno tre terrazzamenti per permettere, a chi non può camminare lungo la scalinata, di ammirare comunque i luoghi principali".

Un progetto che, dopo i lavori si baserà su queste macro aree: Valorizzazione, Miglioramento accessibilità, Illuminazione, Servizi all'utenza, Allestimenti didattici e Ausilio alla visita.

Tra le curiosità il recupero dei famosi "scherzi da prete" presenti in ogni livello del giardino di Villa lante, con zampilli che uscivano dal piano terreno o dalle fontane, oggi per gran parte chiusi o rovinati, che potranno tornare all'antico splendore grazie all'utlilizzo di acqua dii sorgente.

All'incontro era presente anche l'assessore Antoniozzi, poi raggiunto dal sindaco Frontini. E' lui a sottolineare l'importanza della manutenzione ordinaria per il patrimonio pubblico.



Per quanto riguarda le mura crollate nella parte alta del Barco, l'iter ministeriale è concluso e presto inizieranno i lavori con un finanziamento che esula dal Pnrr ma verrà fatto in modo ordinario.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi