ROMA - Una domenica di sole ha fatto da scenario alla presentazione della giunta Rocca, che da domani sarà pienamente operativa nel giorno di insediamento del nuovo Consiglio Regionale che si riunirà alla Pisana.
Nella conferenza stampa ha subito smentito le voci di liti e problemi trapelati nei giorni scorsi: "Abbiamo definito la giunta, ho letto ricostruzioni fantasiose, ho avuto un bellissimo supporto da tutti i partiti della coalizione e mi sono sentito sostenuto dal primo momento". Subito dopo affronta il lavoro di questi primi dieci giorni da presidente: "Ci rivredemo tra una quindicina di giorni con la stampa, perché la situazione economico finanziaria non è delle migliori, sto facendo un'attività ricognitoria e sono pronto a far conoscere ai cittadini qual è la stituazione, non certo perché siamo in campagna elettorale, ma per essere misurati con chiarezza dal punto di partenza" precisa annunciando già il timore di una situazione finanziaria non proprio rosea lasciata da Zingaretti.
Poi la sanità, cuore dell'attività regionale che terrà stretta a se ad interim: "Si sta già lavorando sui tempi di attesa e sulle situazioni all'interno dei pronto soccorsi, per mettere in funzione quel cruscotto che serve per far lavorare insieme il sistema sanitario. Per questo confermo quello che sappiamo già sull'assessorato alla sanità, voglio assumere la sfida mettendoci la faccia, perché ritengo che sia mia la responsabilità, per dire cosa sto facendo e come lo sto affrontando".
La squadra quindi, partendo dal capo gabinetto che sarà Giuseppe Pisano, poi gli assesssori, sei di Fratelli d'Italia, i consiglieri che hanno avuto più voti, due Lega e due Forza Italia; a sedersi in giunta saranno, come già previsto in queste ultime ore Giancarlo Righini bilancio, programmazione economica e agricoltura, Giuseppe Schiboni lavoro, università, scuola, formazione e merito, Elena Palazzo ambiente, con transizione ecologica, sport e turismo, Manuela Rinaldi, lavori pubblici e politiche di ricostruzione, viene da Rieti e sarà pronta a dare l'accelerazione giusta per l'area del cratere del terremoto, che ha avuto risposte troppo lente finora - aggiunge Rocca -, e poi Simona Baldassarre su cultura, pari opportunità e giovani, Fabrizio Ghera, mobilità, trasporti e viabilità, Roberta Angelilli, vice presidente e sviluppo economico, Massimiliano Maselli, servizi sociali, inclusione e fragilità, Pasquale Ciacciarelli, urbanistica e politiche abitative, Luisa Regimenti personale, polizia locale".
Questi i nomi degli assessori, presenti in sala e pronti alla prima giunta programmata a fine conferenza stampa, che prosegue con le ultime parole del Presidente Rocca e qualche domanda dei giornalisti presenti.
"La Regione è la casa dei sindaci, basta con la stagione della mancanza di dialogo, i cittadini hanno bisognp di risposte - ha proseguito Rocca - Come sulla cultura, dove stiamo aggiungendo valore, è importante farla tornare centrale in una regione dove era sparita dal radar, riusciremo a dare la giusta sottolineatura per il rilancio della cultura in un territorio così prezioso come il nostro. Avete notato che possono sembrare deleghe cariche, ma con il tetto di 10 assessori è di difficile chiusura, la Lombardia ha 16 assessori e 24 sottosegretari per dare le giuste risposte al territorio, noi dobbiamo fare i conti con questo tetto che porterà stress aggiuntivo ma la determinazione e la carica che gli assessori hano manifestato ci farà superare tutto. Mi accingo da oggi a partire con grande ottimismo, con una squadra preparata, orgoglioso della parte femminilie, che ha dato straordinaria prova di sé ovunque siano state chiamate a dare risposte".
Sull'addizionale Irpef, tra le più alte d'italia, interviene preoccupato: "L'obiettivo è fare in modo che i cittadini non abbiamo questa addizionale, e averla alta non ci rende orgogliosi. Evidentemente se questo è accaduto a ridosso della campagna elettorale, da parte di Zingaretti, era una mossa figlia della disperazione. Ora non posso prendere impegni, andremo nel dettaglio ma già dico che abbiamo 1 miliardo dii euro di mutui, la cui restituzione parte da gennaio 2024. Ci sarà grande trasparenza, ma oggi è necessario avere contezza e chiarezza, e lo faremo come squadra, individuando dove risparmiare, questo adesso non parlo di abbattimento, sarebbe arrogante, ci vediamo tra 15 giorni e daremo la traiettoria. Siamo anche senza bilancio, presenteremo quello tecnico come prima attività, per poi puntare all'assestamento tra maggio e giugno, in coerenza con gli obiettivi politici che ci siamo dati. Vi prego ora di non giudicarlo, è la copia di quello che c'è, aspettiamo quello politico che faremo dopo".
Partono quindi i 100 giorni, che la politica tradizionalmente lega agli interventi principali, che in caso della regione, specie il Lazio, vuol dire sanità, soprattutto caso pronto soccorsi: "La situazione particolare è in tutti gli accessi di emergenza degli ospedali, con qualche criticità in più in alcune strutture e ora inizieremo gli incontri con organizzazioni e sindacati. Ci sono aspetti tecnici su cui interverremo subito, con una nota in settimana, quale ad esempio la tradizione pessima dell'assenza di dimissioni dei pazienti il sabato e la domenica, forse per la scienza si guarisce di meno? Il risultato si vede il lunedì pomeriggio, con il tappo delle ambulanze in coda. Ci vuole riorganizzazione, partendo dal software che calcola i posti letto nel pubblico e nel privato accreditato, per monitorare e disporre l'accoglienza dei pazienti, con sistema informatico, qui i 100 giorni saranno rispettati. Al momento non pensiamo a nuovi letti, serve capire come vengono usati quelli già presenti, e serve un controllo magari sul privato per capire se vengono messi a disposizione tutti i posti letto accreditati".
Chiedono tre parole chiavi, ma non le trova: "Io intendo governare il processo, non farmi governare. Per le parole le dico dopo, non sono bravo con motti e slogan".
Chiude sulla situazione finanziaria e sulle decisioni da prendere: "Prima voglio essere sicuro dei numeri, se fossero rigidi come temo li presenterò al Governo, sto facendo verificare i bilianci di tutto, partecipate, controllate ed Ater. Un esempio che ho verificato già: un nucleo familiare che ha 350 mila euro di reddito dichiarato e ha la casa popolare, e sopra i 100 mila altre 100 famiglie assegnatarie, questo è gravissimo e andrà ripensato il sistema. Poi la ricostruzione di Amatrice, voglio andare da loro e guardare negli occhi dei cittadini senza vergognarmi, non mi rassegno che uno dei borghi più belli del Lazio sia spopolato. E subito il blocco dei piani di eolico che deturpano i paesaggi, non siamo contro le rinnovabili ma il parco deve esere off-shore e subito ci impegneremo sul piano regolatore energetico".
Chiude così l'incontro, confermando le indiscrezioni degli ultimi giorni, con l'assenza ormai conclamata di Viterbo nella giunta. Domani nella prima riunione il consigliere viterbese Daniele Sabatini dovrebbe essere eletto capogruppo di Fratelli d'Italia, e magari con l'arrivo dei sottosegretari lo spazio potrebbe uscire, ma si parte con una promessa non mantenuta, al momento. Di certo quello che serve alla Tuscia è attenzione per le sue criticità, la ferrovia, il raddoppio della Cassia, la sanità, l'isolamento cronico. C'è tanto da lavorare e il territorio chiede che venga fatto; sono stati eletti tre consiglieri, due in maggioranza e uno all'opposizione, potrebbe bastare l'attenzione di chi è stato scelto dai cittadini e la Tuscia lo chiede e merita. Valuteremo i fatti.
Teresa Pierini