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La Civita Castellana che vorrei: interessante dibattito pubblico con 4 candidati sindaco

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CIVITA CASTELLANA – Un nuovo confronto si è svolto ieri nella cittadina tra i candidati sindaco in lizza per lo scranno più alto del consiglio comunale. Presenti Tonino Zezza, Yuri Cavalieri, Domenico Parroccini, Maurizio Selli, assente un solo candidato che ha preferito proseguire la campagna senza accettare il confronto.

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Il dibattito doveva svolgersi in piazza ma un brutto rovescio temporalesco nell'ora di inizio ha fatto dirottare l'incontro, moderato dalla sottoscritta, la giornalista Teresa Pierini, nella sala Pablo Neruda.

Fin da subito i posti sono stati occupati da gran parte dei candidati consiglieri, come peraltro avvenuto nei giorni precedenti e in ogni dibattito politico. Col passare del tempo però, la gente ha riempito la sala, scegliendo i posti in piedi in fondo, e in tanti affollandosi sulla porta, non riuscendo a trovare posto dentro. Un fatto inedito per la politica, che in genere stanca i non addetti ai lavori, dimostrando invece notevole interesse sulla tornata elettorale. Peccato per chi ha scelto di seguire lo streaming, che ovviamente limita la vista ad un solo punto della sala, quello dei candidati, e talvolta difficile da seguire a livello di audio, nonostante il grande impegno di chi lo ha mandato in onda integralmente.

Proveremo ora a fare un sunto delle cose dette, illustrando lo svolgimento del dibattito, che si è prima concentrato sui propri programmi, 5 minuti ciascuno, sviluppandosi poi in tre domande, con 2 minuti a disposizione, riguardanti centro storico, la prima cosa da fare diventato sindaco, sviluppo turistico e culturale. Infine 2 minuti di appello al volo. Per movimentare il discorso ed evitare che l'elenco di risposta, pur sorteggiato, pregiudicasse i temi, è stato seguito un giro lista che ha permesso a tutti di essere almeno una volta in tutte le posizioni di risposta. Ha incuriosito il Jolly, una risposta da 1 minuto da utilizzare come replica, una sola volta, contro uno degli argomenti ascoltati dagli altri e non giudicati corretti secondo la propria posizione.

In sintesi, perché sarebbe impossibile raccontare tutto, questo è quanto è stato detto nel dibattito dai vari candidati, indicati in ordine di sorteggio come da intervento iniziale.

Tonino Zezza (Pd e Insieme per Civita) punta tutto sulla partecipazione e sul coinvolgimento dei cittadini e delle parti sociali, provando a migliorare la manutenzione cittadina e aiutando gli abitanti nella ristrutturazione dei palazzi. Prevede un museo stabile sul Carnevale e tutte le professioni che gravitano intorno alla festa, e un miglior utilizzo di Forte San Gallo, con la realizzazione di un'esposizione permanente di prodotti e manufatti tipici. Diventando sindaco penserebbe subito alla giunta e al coinvolgimento di tutti sui progetti principali, con maggiore attenzione alla macchina amministrativa e ai fondamentali dipendenti comunali. Sulla cultura ha sottolineato quanto di buono fatto in passato, con un evento a settimana, punto da cui ripartire. Come Jolly ha ricordato ai suoi competitor che gran parte delle cose scritte nei programmi sono state già fatte dalla precedente amministrazione.

Yuri Cavalieri (Rifondazione Comunista) ha dichiarato di voler mettere la comunità al centro dell'attività amministrativa, puntando sul lavoro, sul supporto a chi ha difficoltà e sulla difesa di luoghi simbolo come l'Ospedale, a prescindere da chi, governando, ne chieda la dismissione. Dichiara guerra a Talete, ai parcheggi blu, che ritiene inutili e non utilizzati mentre altrove è il caos, e alle apertura domenicali dei grandi negozi, che danneggiano il centro storico. E' pronto per un rilancio culturale che porti turismo di qualità, senza abbandonare i cittadini che ora sono senza cinema e teatro, puntando sulla riqualificazione del Florida. Punto di forza dei progetti saranno le associazioni cittadine e il Bio distretto. In caso di vittoria sarebbe lieto di tornare a dare un'amministrazione alla città, che per lui negli ultimi 5 anni non c'è stata, ponendosi a difesa dei cittadini. Come Jolly ha ricordato che il bilancio comunale è disastrato e non è giusto raccontare agli elettori un libro dei sogni che non sarà mai realizzato.

Domenico Parroccini (Forza Italia – Udc) è partito dal ricordo di Giovanni Falcone, nella triste ricorrenza della sua barbara uccisione per mano della mafia, insieme alla moglie e agli uomini della scorta. Ha poi ricordato l'importanza dell'etica e della moralità, che devono spingere a governare la città nell'interesse dei cittadini. Ha definito il centro storico il cuore pulsante e annunciato che subito farà sistemare la facciata del Palazzo Comunale, al momento bruttissimo biglietto da visita. Dal lavoro si riparte quindi, per riportare ordinario quello che oggi è straordinario, puntando poi sulla sicurezza, con installazione di telecamere, e futuro, attraverso uno sportello Europeo dedicato ai fondi, magari anche anche per realizzare opere pubbliche. Da Sindaco aprirebbe subito un punto di ascolto per il continuo dialogo con la città, attraverso la creazione di comitati di quartiere, e una maggiore attenzione ad igiene e decoro. La cultura l'ha definita genericamente Sistema Civita, giocando un po' sul nome che viene dato al successo di Civita di Bagnoregio ma anche ricordando che Civita Castellana non ha nulla da invidiare a nessuno. Il Jolly è finito nel racconto sulla città, che deve essere più attrattiva, con cinema e teatro, e un calendario di appuntamenti pianificati con tutte le realtà, ma anche più bella, acquistando ad esempio luminarie da usare nel periodo natalizio, che rischia invece di essere tristemente buio, caso davvero unico nella zona.

Maurizio Selli (Movimento 5 stelle) è partito dal suo impegno all'opposizione, in questi 5 anni, e al dialogo continuo con i cittadini che ogni giovedì sono stati coinvolti nella sede per aggiornamenti. Il programma della prossima amministrazione va sempre in quella direzione, con il coinvolgimento. Il centro storico deve diventare un'opportunità, la chiave di volta, oggi molto maltrattato. Da Sindaco aprirebbe uno Sportello Fondi pubblici per cittadini e aziende, perché solo il lavoro può far rifiorire la città. Il turismo e la cultura, più volte toccati in precedenza, è legato a doppio filo ai finanziamenti, perché, sottolinea, senza soldi non si va da nessuna parte e l'amministrazione deve essere in grado di accogliere ed appoggiare idee. Il suo Jolly ha riguardato il passato: che si è fatto finora, ha chiesto, rispondendo nulla. La sua idea è ripartire dai fondi pubblici e da quelli del Gal, che ci sono e sono molti, cosa che non è stata fatta dall'amministrazione uscente.

Visioni diverse che spesso puntano verso risultati comuni; ora saranno i cittadini a tirare le somme e dopo, un giorno di silenzio, potranno esprimere la propria preferenza scegliendo il prossimo sindaco di Civita Castellana o delineando i due che saranno in corsa nel ballottaggio finale.

La redazione de latuaetruria.it ringrazia i candidati sindaci per la scelta della nostra direttrice come moderatrice dell'incontro, che è sembrato davvero costruttivo ed efficace, e soprattutto civile e pieno di concetti.

T. P.