VITERBO - L'attenzione nata intorno all'Emporio Solidale I Care gestito (e soprattutto creato) da Viterbo con amore, che ha rischiato la chiusura come messo in evidenza da Andrea Micci (Lega) sembrava aver scongiurato il problema, dopo la firma della convenzione.
Sembrava, perché, a quanto pare, a pensar male non si sempre si fa peccato.
Ad evidenziare l'ennesima novità sulla struttura è ancora l'opposizione, stavolta il gruppo comunale Pd, che in una nota segnala un nuovo rischio, la manifestazione d'interesse, che di fatto mette in competizione realtà del terzo settore: "L’Emporio Solidale di Viterbo gestito Da Viterbo con Amore è una realtà territoriale che assiste centinaia e centinaia di famiglie della nostra città e della nostra provincia" così iniziano Alvaro Ricci, Alessandra Troncarelli, Lina Delle monache e Francesca Sanna.
E proseguono: "La presa di posizione dell’amministrazione Frontini, che ritiene indispensabile procedere ad una procedura di comparabilità, 'Manifestazione di interesse' per la gestione del servizio è di una gravità assoluta perchè significa non riconoscere l’egregio lavoro svolto dall’Emporio solidale in tutti questi anni per supportare le tante famiglie in difficoltà che usufruiscono del servizio.
Chiediamo con estrema urgenza al sindaco e all’assessore Angiani di chiarire i riferimenti normativi del Codice del Terzo settore che le ha indotte a prendere questa decisione - precisano - e, qualora, servisse un atto di indirizzo politico per riconfermare il metodo della 'Convenzione pluriennale' utilizzato fino ad oggi per garantire la prosecuzione delle attività dell’Emporio, noi del gruppo PD voteremmo favorevolmente in Consiglio comunale.
Crediamo fermamente che i cambiamenti su cui ragiona l’amministrazione Frontini - concludono i consiglieri comunali - siano il più delle volte in peggio rispetto al presente e questo accade perché, puntualmente, le decisioni sono calate dall’alto senza un confronto con le realtà coinvolte".