VITERBO - Si terrà giovedì 1° febbraio 2024 alle ore 16.00, presso la Prefettura di Viterbo, il primo incontro di avvio del Dibattito Pubblico, promosso da Anas S.p.A., sull’intervento commissariato “SS 675 Umbro-Laziale. Tratta Monte Romano Est-Civitavecchia – 2° stralcio Tratta Tarquinia-Civitavecchia” di collegamento del porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte.
Nell’incontro, dedicato ad enti, associazioni o comitati interessati e accreditatisi con le modalità definite da Anas S.p.A., verrà presentato il progetto, nonché le fasi del procedimento per la realizzazione dell’opera (nella foto i vari percorsi previsti).
L’intervento riguarda la parte terminale della direttrice che connette il porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte.
Più in particolare il 2° stralcio dell’opera commissariata, oggetto di questo Dibattito Pubblico, costituisce l’ultimo tratto, lungo circa 12 km, del completamento infrastrutturale della SS675 Orte-Civitavecchia, itinerario stradale di 80 km complessivi, che congiunge il nodo intermodale di Orte con il porto di Civitavecchia, attraverso l’allaccio alla ex SS 1 Aurelia (oggi autostrada A12 in gestione alla società concessionaria SAT).
L’infrastruttura rappresenta quindi il completamento di un itinerario strategico, la cui realizzazione consentirà di collegare il nodo di Orte e l’area industriale di Terni con il porto di Civitavecchia (da dicembre 2021 porto core della Rete Transeuropea di Trasporto TEN-T) nonché di quest’ultimo con l’autostrada A1 Milano-Napoli e l’itinerario Orte-Perugia-Ancona porto ed anche dell’Autostrada A12 Roma-Civitavecchia-Genova porto con l’itinerario E45-E55 Orte-Ravenna-Venezia-Mestre porto.
La realizzazione di questo ultimo tratto della SS 675 “Umbro-Laziale” avrà l’effetto di drenare l’attuale traffico pesante interregionale e il traffico intercomunale di pendolarismo, che oggi grava sulla SS1bis (strada storica e panoramica) e attraversa l’area del Sito del Patrimonio Unesco “Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia”, con il risultato di conseguire un miglioramento complessivo delle condizioni di sicurezza stradale.
Il conseguente miglioramento del livello di vivibilità dell’area, liberata da flussi di traffico pesanti, consente dunque di immaginare azioni finalizzate alla valorizzazione territoriale del patrimonio culturale e al miglioramento delle sue condizioni di fruibilità.
La “SS 675 Umbro-Laziale Tratta Monte Romano Est- Civitavecchia”, inoltre, è inserita nell’elenco degli interventi infrastrutturali “caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico – amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio – economico a livello nazionale, regionale o locale” per la cui realizzazione o il cui completamento, è stata prevista la nomina di un Commissario Straordinario, l’Ing. Ilaria Maria Coppa.
Con la realizzazione dell’opera sarà completato l’asse viario Est-Ovest Civitavecchia-Ancona. La SS 675, trasversale di connessione tra la costa tirrenica e quella adriatica, si inserisce quindi in un contesto infrastrutturale strategico per le regioni direttamente interessate (Lazio-Umbria-Marche) e per l’intero Paese.
Considerata la complessa situazione vincolistica (sito Natura 2000 e area UNESCO), i problemi di sicurezza stradale e di congestione del traffico legati alla strettoia nel comune di Monte Romano (interessato dal transito a senso unico alternato anche di mezzi pesanti) e la necessità di garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili, l’opera è stata suddivisa in due stralci funzionali: la tratta Monte Romano Est-Tarquinia e la tratta Tarquinia-Civitavecchia.
Il 1° stralcio Monte Romano est – Tarquinia è stato appaltato nel luglio 2023, mentre per il 2° stralcio, oggetto di questo Dibattito Pubblico, è stato redatto il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) che prevede 4 ipotesi di tracciato.
Al fine di rendere completa l’analisi dell’opera è stata valutata anche la cosiddetta “opzione zero”, ovvero l’ipotesi del non intervento, sotto il profilo tecnico, sociale ed ambientale.
Per i 12 Km di strada esistente della SS1Bis, l’infrastruttura si presenta con una sola corsia per senso di marcia, mentre i restanti 80 Km dell’itinerario più esteso ne presentano due; di per sé questa situazione crea un peggioramento funzionale dell’infrastruttura e maggiori criticità per la circolazione del traffico. Inoltre, le analisi di traffico condotte sulla SS1Bis hanno permesso di caratterizzare il tipo di veicoli che attraversa l’infrastruttura, dove circa il 7,2% è rappresentato da veicoli pesanti. La strada presenta raggi di curvatura tali da non consentire il sorpasso per tutti i 12 Km e pendenze elevate che abbassano la velocità di percorrenza della stessa. Da ciò scaturisce l’insorgere di frequenti plotoni di veicoli in accodamento ai veicoli lenti per lunghi tratti del collegamento ed il forte rischio di sorpassi azzardati.
Le caratteristiche del tratto stradale e della tipologia di traffico servito rendono la qualità della circolazione già ora non soddisfacente e con bassi standard di sicurezza.
Considerando che il traffico tende ad aumentare nel corso degli anni, l’infrastruttura esistente tenderà a peggiorare la già bassa capacità di servizio agli utenti, per tale motivo la realizzazione della seconda corsia come completamento dell’infrastruttura esistente diventa una scelta necessaria.
L’intervento in progettazione si inserisce nel territorio dei comuni di Tarquinia e di Monte Romano e la popolazione interessata direttamente dall’opera è di circa 185.000 persone. Considerando invece tutti i Comuni attraversati dall’intera direttrice di collegamento, e che beneficerebbero direttamente ed indirettamente del completamento della stessa, la popolazione interessata è di 1.115.000 persone.