VITERBO - Convocazione pomeridiana per la stampa per un annuncio ufficiale da sottoscrivere informalmente poche ore dopo: Chiara Frontini e la sua squadra si schierano: alle elezioni regionali sosterranno Francesco Rocca presidente.
Factotum dell'operazione politica, che riporta il sindaco viterbese a braccetto con il centro destra, è Vittorio Sgarbi, candidato nella lista Noi moderati - Rinascimento, presente da Schenardi insieme a Francesco Battistoni (Forza Italia), Mauro Rotelli (Fratelli d'italia) e Alessandro Romoli, presidente della Provincia. Come pubblico, oltre alla stampa a cui era dedicato l'incontro da Schenardi, il gruppo civico del sindaco, quasi al completo, ad esclusione dell'area renziana guidata nel viterbese da Felice Casini e presente in consiglio con Moricoli e in giunta con l'assessore Angiani. Assente anche l'assessore Antoniozzi.
E' Chiara Frontini a portare le prime giustificazioni inerenti la scelta: "Questo è solo dialogo tra istituzioni, ho avuto il piacere di confrontarmi con il candidato presidente Rocca, anche grazie alla presenza del nostro assessore Sgarbi. Oggi è stata ufficializzata la sfida per la Capitale Europea della cultura, ce la vogliamo giocare fino in fondo con le istituzioni - quasi a dire è chiaro chi vince e con chi scegliamo di stare -. La regione è importante per l'ambiente, non vogliamo più essere la discarica di chi non sa differenziare, poi ci sono le Terme Inps e l'impegno che servirà per recuperarla, la sanità e Belcolle, per poi parlare di acqua, Talete e arsenico. Sulla base di questi impegni noi siamo qui a dire che siamo al fianco di Francesco Rocca, anche perché di elezioni con esito scontato abbiamo dimostrato di essere maestri", conclude di fatto confermando di aver puntato sul cavallo vincente.
Brevi commenti degli onorevoli Rotelli, che sottolinea la concretezza della campagna di Rocca e l'importanza per questa provincia del dialogo con la Capitale, pronta a sfide come il Giubileo, i progetti del Pnrr e l'ambiziosa candidatura ad Expo 2030: "E' finito il tempo di chi si accontenta, il nostro territorio merita questa possibilità storica", seguito da Battistoni che chiede attenzione su sanità e agricoltura: "Dieci anni di governo di sinistra e sono tante cose che non sono state fatte, si vede che non erano in grado di farle".
Il presidente Romoli attira l'attenzione sul territorio: "Sono tante le criticità e le fragilità di questa provincia, dall'Ato, che è molto debole, alle infrastrutture, le case, la valorizzazione delle tradizioni e della nostra cultura. Abbiamo molto da offrire ma tanto è inespresso, basta con il centralismo che ci ha ingessato, serve sburocratizzazione".
Infine Vittorio Sgarbi che promette di portare in dote a Rocca quel 64% conquistato alle ultime comunali dal movimento di Chiara Frontini "Supportata al ballottaggio dal centro destra, allora capii subito che avrebbe vinto, oggi dico la stessa cosa di Rocca, specie dopo la candidatura a Capitale europea della cultura, che oggi mi ha visto per la prima volta in consiglio, non ero mai andato prima, non ne sentivo la necessità".
Chiude il candidato presidente Francesco Rocca, che torna in città dopo la presentazione al Salus Terme, ormai forte della sicurezza che lo ha portato in giro per le cinque province della regione. Ringrazia Sgarbi per averlo tampinato tutto il giorno "Giusto per avere la certezza che sarei venuto qui", e la coalizione riunita: "Grazie a Vittorio siamo insieme e ragioniamo sulle sfide da risolvere, anche perché abbiamo alle spalle 10 anni di nulla. Complimenti per la candidatura di Viterbo Capitale europea della cultura, se non Viterbo chi potrebbe farcela? Se qualche nazione del nord Europa avesse le bellezze della Tuscia ne avrebbe fatto il pilastro dell'economia: è il momento di invertire la rotta".
Poi il candidato del centro destra raccoglie la sfida e le richieste degli amministratori: "Troveremo la soluzione per le Terme Inps, partendo anche dal nome, visto che non sono più loro, Terme etrusche allora - precisa raccogliendo il suggerimento di Sgarbi -. Pronti alla sfida sulle infrastrutture: le opere pubbliche saranno fatte, altrimenti picchiate il presidente e il vice della commissione, li avete li davanti, come la Orte-Civitavecchia, che non va vista come un modo per andare al mare più velocemente ma come occasione di sviluppo e lavoro, i fondi già ci sono. Poi il raddoppio della ferrovia e troveremo le risorse, altrimenti ce la prenderemo con Salvini - prosegue sempre scherzando -, infrastruttura fondamentale per il turismo, la Tuscia deve essere fruibile da chi vuole ammirarla. E ancora sanità, con il completamento di Belcolle e il potenziamento del Pronto soccorso, che ha un grande primario, un cardiologo che stimo da sempre, peccato sia romanista - confessa svelando la sua fede per la Lazio, e conclude -: da romano si tende all'egoismo, a vedere solo la Capitale, ma oggi vedo la provincia con occhi diversi, vedo le sofferenze specie nella sanità. Nel Pnrr hanno inserito ospedali nuovi e tante strutture di comunità, peccato che saranno belli ma vuoti, perché mancano i medici. Che ha fatto in questi anni D'Amato nella sua materia di competenza? Tra le sollecitazioni avute vi confermo interesse per Talete e gestione rifiuti, vi ascolterò e deciderò per il meglio, e avremo molta attenzione per il territorio, partendo da un piano regolatore energetico, perché la transizione ecologica la vogliamo ma nei posti giusti. I pannelli non devono sostituire l'agricoltura".
Applausi e foto di rito, con la presentazionei di consiglieri e giunta. Il matrimonio è celebrato, ora si passa al banchetto.
Teresa Pierini