VITERBO - Nuovo appuntamento tematico per Chiara Frontini, che all'interno del Casantini Garden ha presentato il programma dedicato all'agricoltura e all'enogastronomia, accogliendo i quattro candidati deputati, in caso di elezione, di seguire il tema.
Sei i punti programmatici, legati dal filo unico che lega turismo ed enogastronomia.
"Il turismo deve essere slegato dalla cultura per essere legato ad un progetto continuo, non limitato all'evento singolo. Per fare questo serve un brand e ci saranno sei progetti con relativi tempi di sviluppo e risultati, a partire dal 2025/26, divisi tra breve termine e intero mandato" ha precisato mostrando le varie slides esplicative.
"Intanto agri-alimentare e distretto del cibo, con obiettivo strategico, e tutti i settori coinvolti, oltre al primario, con delega alle politiche di area vasta, coinvolgendo imprenditori in una rete permanente tra produttori e operatori, con spazio di confronto. L'obiettivo è aumentare la permanenza turistica, da 1,7 notti ad almeno 2,7, con relativa creazione di circa mille posti di lavoro - ha aggiunto -. Creeremo un nuovo mercato coperto, con spazi per artigianato locale: la nostra valutazione dei sogni lo vede all'interno del centro storico, nell'ex tribunale di piazza Fontana grande, ripensando e riqualificando quello spazio, luogo cerniera tra la parte storica San pellegrino e la parte commerciale che porta verso il corso".
Focus anche per il cibo: "Io mangio locale è fondamentale per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, da questo è nato il gioco dello slogan 'io mangio acqua cotta' che molti non hanno capito. Il cibo va visto come evento, in un processo partecipato per arrivare alla promozione di festival o giornate specifiche, che non saranno lo scopo finale ma il mezzo, qualcosa di annuale, periodico, sulle bontà del territorio, con piccoli eventi nei diversi spazi cittadini ed ex comuni durante il resto dell'anno".
Chiude con le parole di Peter Maurin: "E impossibile avere una società sana senza un giusto rispetto per la terra' e lascia spazio agli interventi, invito accolto solo dall'ingegner Luigi de Simone che ha presentato le difficoltà vissute in ogni pratica burocratica, l'ultima per aprire una fattoria didattica nella sua azienda agricola viterbese.
Chiara Frontini coglie l'argomento al volo e annuncia l'idea di raggruppare in un unico assessorato e relativo dirigente il "servizio a domanda individuale", per dare risposta ad aziende e cittadini che presentano domande e chiedono autorizzazioni.
Prima dell'aperitivo, che in ambiente Casantini è d'obbligo, il team tematico, partendo dal giornalista ex Unità e ora Gambero Rosso Stefano Polacchi, seguito da Stefan Franke, capoarea Centro Sud per aziende alimentari come Campari e La Gioiosa, Emanuela Capodaglio, Agrivit, e Diana de Santis, docente Unitus, tutti coordinati da Silvio Franco.
Teresa Pierini