VITERBO - Fratelli d'Italia avvia la campagna elettorale per le prossime europee e amministrative, ospitando Guido Crosetto nella cena tra simpatizzanti organizzata ieri sera a Monte Paradiso.
Duecento cinquanta i partecipanti, provenienti da ogni parte della Provincia. Al tavolo "presidenziale" si va in ordine di grado elettorale, dall'onorevole Rotelli ai sindaci di Vasanello, Castel Sant'Elia e San Lorenzo nuovo, poi gli assessori De Carolis e Allegrini e i consiglieri viterbesi Buzzi, Grancini. Poco a lato il consigliere Scardozzi, tornato "a casa" dopo una breve permanenza, ed elezione, nella Lega, e sparsi per i tavoli tanti amministratori comunali della provincia.
Curiosa la staffetta: Crosetto resta pochi minuti, il tempo del saluto, essendo atteso a Roma, e poco dopo entra Daniele Sabatini, ex consigliere regionale, lo scorso anno candidato con Forza Italia, e in questa tornata dichiaratamente al fianco di Roberta Angelilli, candidata alle europee nella lista di Giorgia Meloni, per il Centro Italia. Con lui Mario Lega, e altri amici, con cui si accomodano a tavola.
E' Mauro Rotelli a suonare la carica, quella che porta alle elezioni, lasciando poi la parola a Crosetto, che ricorda la sua missione, fare politica stando fuori dal palazzo. Eletto parlamentare si è infatti dimesso, come promesso in campagna elettorale per stare tra la gente. Ricorda di essere venuto per la prima volta a Viterbo 6 anni fa e lancia il suo manifesto: "C'è bisogno come il pane della politica con la P maiuscola, quando le istituzioni perdono valore sono i deboli a soccombere, che non sono in grado di difendersi da soli, al contrario delle grandi banche o le multinazionali, che non vogliono un governo forte. È necessario parlare di valori, servizi, etica - precisa - e io faccio politica avendo vinto un seggio che ho lasciato, è molto più importante fare quello che faccio da fuori. Fratelli d'Italia cresce di anno in anno perché siamo seri, Giorgia è seria, non cambiamo idea come cambia il vento; i nostri concetti son sempre quelli, e magari ora vanno di moda, ma noi abbiamo sempre quelli".
Sfiora la politica nazionale, sottolineando che non ha nessuna intenzione di parlare male degli altri o urlare insulti: "Questo governo dimostra che la politica non può farla chiunque, come il tornitore, il chirurgo o l'idraulico. Contrariamente a quanto pensano altri, la politica è il luogo dove serve maggiore preparazione ed esperienza. Guardate i danni che rischiamo di avere perché non sanno come gestire i rapporti internazionali - affonda Crosetto - guardate la Cina, si firma un rapporto sulla Via della seta è poi si va a chiedere scusa a Trump, rinnegando il rapporto firmato, ormai nessuno ci considera. Per non parlare del dramna che verrà dalla Libia... non riusciremo a fermare un milioni di migranti. Sull'economia? Abbiamo fatto fallire banche perché le regole non si potevano cambiare. Ora va in crisi una banca tedesca e le regole, guarda un po', si cambiano".
Una serie di richiami che portano verso il voto delle europee: "Basta lamentarsi della forza degli altri, dobbiamo metterci in forma e smettere di piangersi addosso. Non dimentichiamo il Trattato di Roma, firmato da 5 Nazioni, tra cui l'Italia, con concetti basava sul popoli. Oggi la piramide è rovesciata, il popolo non conta più niente e qualcuno è convinto che abbiamo bisogno di un'élite che lo governi, perché lo considera scemo. E' ora di dire basta, troppo tempo abbiamo pranzato in cantina o fuori casa anziché a tavola con la famiglia - conclude - ora dobbiamo fare in modo di ricostruire quella famiglia, smettendo di stare in cantina, concentrandoci sul futuro".
Al termine riceve una serie di omaggi locali, con prodotti del territorio, formaggi, vini, dolci, e si avvia. La campagna elettorare, già iniziata, lo chiama altrove.
Il gruppo si accomoda e cena, con Rotelli che gira per i tavoli, accogliendo Sabatini e Lega: per un mese, e chissà se ancora di più, in viaggio sullo stesso binario a supporto della candidata Angelelli.
Poi arriva l'estrazione del cesto pasquale: uovo di cioccolato con tricolore e colombe, per rendere più dolce le feste. A vincerlo è Carlo Piacentini, che, sorridente, porta a casa l'omaggio.
Teresa Pierini