Come avveniva per il militare, arriva il momento in cui da ragazzo passi a "Facchino", ovviamente a Viterbo, e questo è stato vissuto ieri sera dai dodici nuovi entrati nella famiglia dei Cavalieri di Rosa, sotto gli occhi di Massimo Mecarini e Sandro Rossi.
Sono Francesco Aspromonte, i fratelli Lorenzo, Matteo e Simone Fulvi, Michele Maraga, Gabriele Minuto, Emiliano Moneta, Alessio Raschi, Matteo Ricciarelli, Riccardo Rossetti e Alessio Vigna.
E' stato il presidente Mecarini a compiere il gesto simbolico, non prima di aver mostrato il contenuto della borsa griffata Sodalizio Facchini di Santa Rosa: all'interno tutto il necessario dalla camicia con lo stemma ai pantaloni, dai calzini alla canottiera, fino alla simbolica fascia rossa, alla bandana bianca, alla cravatta esclusiva e ovviamente agli anfibi.
Un'uniformità creata prorio dal duo Mecarini/Rossi, per mostrare un impatto estetico che rafforza il concetto di gruppo. Alla divisa si aggiungono le raccomandazioni per il rispetto del decoro personale, capelli corti, niente pearcing o bracciali.
Nascondono l'emozione, che c'è, immergendosi subito nell'ennesima prova: indossati gli anfibi si passa alla misurazione sotto il meccanismo che simula spalletta o ciuffo, fondamentale per creare la formazione perfetta da mettere sotto Gloria.
Gli ultimi atti prima del 3 settembre si snocciolano uno dietro l'altro, manca poco, davvero poco alla mossa da San Sisto e il primo "Sollevate e Fermi" che porterà questa Macchina di Santa Rosa all'ultima corsa verso il sagrato del santuario.
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi