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Viterbo Christmas: bentornati Babbo Natale, Befana ed Elfi

VITERBO - Il sorriso di Babbo Natale, la dolcezza della Befana, l'operatività dei piccoli elfi e delle preziose fatine: la città dei papi torna ad essere la città del Natale con il Viterbo Christmas Village.

Il centro storico medievale più grande d'Europa accoglie di nuovo le attrazioni del villaggio natalizio che si sviluppa prettamente negli edifici dedicati ai personaggi più amati.

Accantonato per quest'anno, per motivi legati alla situazione attuale, uno sviluppo intensivo nelle vie, che saranno comunque ingentilite dalle luminarie e dalla diffusione di note a tema e vedranno alcuni stand del marcatino, l'attenzione si sposta tra Palazzo degli Alessandri, piazza san Pellegrino, La Zaffera e il Palazzo Papale, tra la sala Alessandro IV e le scuderie sottostanti.

L'inaugurazione questa mattina, con Babbo Natale puntuale ad attendere sindaco e autorità, accompagnato dalla fedele Befana, in piazza San Carluccio, per un primo saluto, pronto per raggiungere a passo veloce piazza San Pellegrino, dove la carrozza trainata dalle renne già ha conquistato lo spazio centrale. Taglio del nastro con l'organizzatore, Andrea Radanich, il sindaco Arena, l'assessore De Carolis e l'omino vestito di rosso. Presenti le assessore Allegrini, Mancini e Salcini, la consigliera Cepparotti, il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Antonazzo, il questore Macera e il segretario della Camera di Commercio Francesco Monzillo.

Palazzo degli Alessandri torna a dividersi tra stalla, dove riposano Rudolph e le sue colleghe, e il piano nobile, allestito con la meravigliosa orchestra meccanizzata di peluches musicisti, la cucina, la camera da letto e la stanza dove Santa Claus attende i bambini, più o meno cresciuti.

Un viaggio incantato che prevede anche la posta, con le lettere da colorare e imbucare nella cassetta per il Polo nord, la fabbrica della Befana, già in servizio tra calzette e animaletti.

Qualche passo in centro e si arriva al cuore della città, piazza San Lorenzo, con il palazzo papale, dove 750 anni fa fu coniano il termine cum clave, dopo che un'estenuante conclave lungo 30 mesi aveva sfinito i viterbesi. Nel suo gioiello, al piano terra, oggi Sala Alessandro IV, inizia la visita al presepe enorme, con statue a grandezza naturale, pensato nell'allestimento dall'artista Michele Telari e arricchito dall'esperienza femminile di tante amiche, tra cui è impossibile non notare la verve creativa di Nadia Marozza, che ha creato gli abiti più preziosi di alcune statue. Si scoprono tanti lati di una Betlemme lontana nel tempo, fatta di mercatini, attività artigiane e agricole. Scendendo poi al piano inferiore, quello delle scuderie, un labirinto di scenografia porta all'incontro con mercanti, notai e, soprattutto, una stalla, semplice, raccolta, dominata da tinte e broccati che la fanno sembrare un quadro. Al centro Giuseppe, Maria e una culla al momento vuota, che dal 25 dicembre ospiterà Gesù Bambino, evidenziato da una luce che si innalza da destra, avvolgendo la vergine e madre. Fuori un pastore, un angelo in cielo e, poco distanti, dopo una cascata e un laghetto, dove si abbeverano dei dromedari, i Re Magi, pronti ad omaggiare il Re dei Re.

Presto si aggungeranno il laghetto ghiacciato e l'albero in piazza del Plebiscito (già in fase di allestimento) e passeggiare per il centro avrà un unico sapore, quello delle feste.

Per info sui biglietti  www.viterbochristmas.it

Teresa Pierini