Il nostro sito utilizza cookie e tecnologie simili per ricordare la vostra visita, raccogliere statistiche delle visite e adattare il nostro sito ai vostri interessi. Per maggiori informazioni o per impostare le preferenze dei cookie, in qualsiasi momento è possibile utilizzare il nostro strumento «Impostare le preferenze dei cookie» riservato a chi è registrato al sito. Accettando si prosegue la navigazione e si acconsente all’ installazione dei «cookie» da parte nostra o di terzi.

In intimità con la grande musica: Concerto per la pace in Ucraina

Spettacolo
Font

ROMA - Nel cartellone di Domus Artiu una data fuori programma dalla valenza fortemente simbolica, presso il Ministero della Cultura, Sala della Crociera, via del Collegio Romano 27. Un concerto di solidarietà e raccolta fondi con la partecipazione straordinaria di grandi artisti russi e ucraini insieme sul palco. Spicca la presenza di un fuoriclasse come Maxim Vengerov.

Pin It

La serata di domani, mercoledì 1° marzo dalle 19.30, organizzata da Domus Artium fuori cartellone consta di due momenti diversi, il Concerto per la pace in Ucraina (aperto gratuitamente al pubblico) nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura e un incontro conviviale riservato (con sottoscrizione donazione) i cui proventi andranno a favore di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, presente in Ucraina dal 2014 e impegnata nella risposta all’emergenza dopo l’acuirsi del conflitto in Ucraina, per sostenere i minori colpiti e le loro famiglie.

Sul palco per il Concerto per la Pace in Ucraina Nina Kotova, Maxim Vengerov e Vadym Kholodenko. E non poteva esserci scelta più significativa ed iconica per questo concerto unico, considerata la presenza di Vengerov, autentico fuoriclasse del violino, la potente presenza scenica della Kotova al violoncello, e la profondità di suono ed eccezionale raffinatezza espressiva di Kholodenko al piano.

Il concerto si apre sulle dolci note di Vocalise, melodia immortale scritta da Rachmaninov e conosciuta come una delle musiche più struggenti del secolo scorso.

Segue la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck che nell'ambito della musica cameristica è spesso considerata un capolavoro per la grande espressività, il senso della misura, l'intensità lirica e la struttura formale.

Da ultimo il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 Op 67 di Shostakovich, un'opera dai toni intensamente drammatici, e in cui però l’espressività lirica è frammista a episodi quasi grotteschi.
Scritto in un momento particolarmente tragico nella storia della Russia, il Trio è dedicato ad un caro amico del compositore, musicologo direttore della Filarmonica di Leningrado, scomparso a 41 anni. La musica di Shostakovich, supera il ricordo personale e diventa memoriale degli orrori dei campi di sterminio e delle vittime della Shoah con un acme alla fine in un rondò in forma di “danza macabra” che riprende una melodia ebraica.

"Sarà un momento di musica con artisti di fama internazionale per unirci e stringerci intorno alle popolazioni colpite dal conflitto in corso" commenta Barrett Wissman, direttore esecutivo di Domus Artium. "La musica unisce e aiuta a superare idealmente barriere e contrapposizioni Per questo abbiamo deciso di realizzare un concerto con il quale vogliamo raccogliere fondi da destinare al sostegno dei bambini ucraini.

"A nome di Save the Children, vorrei ringraziare Barrett Wissman, per aver organizzato e ideato l’iniziativa, e i tanti artisti che hanno aderito e hanno reso questo evento così speciale, così come il Ministero della Cultura per avere scelto di ospitare questa serata", commenta Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. "Iniziative come questa sottolineano ancora una volta come la musica sia il linguaggio universale per un messaggio di pace, con il quale chiedere, senza sosta, la cessazione delle ostilità. Per i bambini colpiti dal conflitto in Ucraina e dalle altre guerre prive di senso che in tutto il mondo insanguinano la loro infanzia”.

GLI ARTISTI

Universalmente acclamato come uno dei migliori musicisti al mondo e spesso definito il più grande strumentista d’archi vivente, Maxim Vengerov gode di fama internazionale anche come direttore d’orchestra ed è uno dei solisti più richiesti. Si è esibito come solista con tutte le principali orchestre, tra cui New York Philharmonic, Berliner Philharmoniker e la London Symphony Orchestra e ha effettuato numerose tournée in tutto il mondo in recital. Ha ricevuto riconoscimenti, tra cui il Grammy Award, due Gramophone Award e un World Economic Forum Crystal Award (2007), che premia gli artisti che hanno utilizzato la loro arte per migliorare lo stato del mondo.

Riconosciuta a livello internazionale come una delle migliori strumentiste della sua generazione, la violoncellista russa Nina Kotova si è esibita come solista con orchestre sinfoniche in tutto il mondo e ha fatto tournée nel Regno Unito, in Europa, in Asia e negli Stati Uniti. Ha studiato al Conservatorio di Mosca e si è diplomata alla Musikhochschule di Colonia. Ha dato la sua prima esibizione come solista con orchestra a 11 anni in Unione Sovietica e si è esibita sulla Piazza Rossa a Mosca, per la famiglia imperiale del Giappone e a Buckingham Palace a Londra per il re Carlo III. È professore stabile di violoncello presso l’Accademia Internazionale di Imola in Italia. ed è anche direttore musicale di Domus Artium.

Nato a Kiev in Ucraina, il pianista Vadym Kholodenko ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con la sua profondità di suono, l’eccezionale raffinatezza espressiva e il virtuosismo impeccabile. Ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn e altri concorsi come la Schubert Competition di Dortmund e la Sendai Competition in Giappone. La sua carriera internazionale lo ha portato a suonare con orchestre in Europa, Stati Uniti e Giappone, tra cui Philadelphia Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Staatskapelle Weimar, BBC Symphony. Ha lavorato con direttori quali Vladimir Fedoseyev, Teodor Currentzis, Pinchas Zukerman, Yuri Bashmet, Valery Gergiev.

LA LOCATION

Gli splendidi locali della Sala della Crociera conservano le scaffalature originarie, seicentesche, risalenti al periodo in cui furono sede della Biblioteca Major, biblioteca dello Studio del Collegio Romano, fondato da S. Ignazio di Loyola su modello dell'Università di Parigi. Il palazzo del Collegio Romano, sede principale a Roma della Compagnia di Gesù, venne costruito, tra il 1581 ed il 1584, grazie all'interessamento di papa Gregorio XIII Boncompagni, il cui stemma compare  sia sui grandi portali d' accesso  che al centro dei rosoni che decorano la volta della Crociera. Il progetto dell'edificio, per molto tempo attribuito all'Ammannati, fu in realtà realizzato dall'architetto gesuita Giuseppe Valeriani, che certamente si confrontò con altri architetti dell'epoca. Dopo il trasferimento della capitale a Roma, il Collegio Romano fu scelto come sede della Biblioteca Nazionale, ideata e realizzata da Ruggero Bonghi nel breve periodo in cui fu ministro della Pubblica Istruzione, dal 1874 al 1876. Fu allora costruita la Sala di lettura, parallelamente al braccio longitudinale della Crociera, secondo il progetto dell'ing. Francesco Bongiovannini, che rielaborò - si dice - un disegno del Vignola.

SAVE THE CHILDREN

Save the Children opera in Ucraina dal 2014 fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie, e presta soccorso alle famiglie di rifugiati in tutta Europa aiutando i bambini ad accedere ai servizi di cui hanno bisogno. Con l’aiuto dei suoi partner locali, l’Organizzazione sta fornendo riparo, cibo, carburante, sostegno economico, supporto psicologico, kit per l’infanzia e l’igiene. È presente sul campo per distribuire kit domestici essenziali alle famiglie colpite dal conflitto. Grazie al sostegno di tanti donatori, dal 24 febbraio 2022 ad oggi, Save the Children ha raggiunto 744.858 persone, di cui 397.781 bambine e bambini, attraverso la distribuzione di cibo, acqua, denaro prodotti sanitari, ma anche la creazione di rifugi sicuri, per poter assicurare ai bambini e alle famiglie il sostegno immediato di cui hanno bisogno per sopravvivere e ricostruire le proprie vite.

DOMUS ARTIUM 2023 (i prossimi appuntamenti)

Barrett Wissman, chairman dell'agenzia di management artistico mondiale IMG Artists, porta a Domus Artium una lunga esperienza nella promozione delle arti, oltre che l'entusiasmo e il desiderio di rappresentare per la Capitale una nuova opportunità di inserimento nei più prestigiosi circuiti internazionali.

"L'esordio lo scorso anno di Domus Artium - racconta Barrett Wissman - è stata una grande sfida e al tempo stesso una forte emozione, coincidendo peraltro con la rinascita delle performance dal vivo. Il secondo anno con un programma articolato e in sedi di grande prestigio significa che abbiamo colto e sollecitato una domanda di cultura e bellezza diffusa e abbiamo trovato anche presso le Istituzioni la disponibilità ad aprirsi ad esperienze inusuali. In questo senso sono grato, oltre che alle singole Istituzioni partner, al Ministero della Cultura per il supporto e la fiducia".

l 14 marzo il talento prodigioso di Pinchas Zukerman e del suo trio trovano massima espressione nello scenario di Palazzo Colonna. Suggestione altissima in particolare nel Trio op. 70, n. 1 di Beethoven, conosciuto come “Trio degli spettri” quando l'atmosfera evocativa del secondo movimento non potrebbe trovare cornice più all'altezza.

Si replica con un concerto e una masterclass il giorno seguente a Imola.

Tra le grandi novità di quest'anno occupa un posto di rilievo la nuova collaborazione con la Galleria Borghese che in un evento in primavera in via di definizione farà da cornice al fascino di Domus Artium.

Un programma complessivo non solo di grande fascino quello della nuova stagione di Domus Artium, ma che vede anche profili di artisti originali come la nota pianista canadese Hélène Mercier che si esibirà insieme alle star del violino e del violoncello, Renaud Capuçon e Kian Soltani. Con loro anche il primo clarinetto dell'Orchestra di Parigi dal 1981, Pascal Moraguès. Il quartetto si cimenterà nell'esecuzione di un programma densissimo dedicato al Quatuor pour la fin du temps, capolavoro mistico di Olivier Messiaen scritto dal compositore durante la prigionia in un campo tedesco nel 1941, uno dei più alti esempi di musica cameristica del XX secolo.

Mentre Midori, la grandissima musicista giapponese avvolta in un alone di aura misteriosa, sarà al Casino dell’Aurora di Villa Boncompagni Ludovisi il 26 maggio con un recital di musiche per violino solo di Bach.
Ad aprire le porte sarà la Principessa Boncompagni Ludovisi: "il desiderio di promuovere e patrocinare l'arte e la cultura donando l'uso della Villa per scopi benefici è sempre stato uno dei valori fondamentali della mia famiglia". Replica ad Imola in masterclass il 27. La data al Casino dell'Aurora, vero e proprio museo che conserva al suo interno l'unico affresco di Caravaggio al mondo, vedrà anche la partecipazione di Vittorio Sgarbi in veste di oratore con un'insolita lettura per similitudini e contrasti tra Caravaggio e Bach.

Domus Artium ha uno degli aspetti di unicità nella convivialità che caratterizza ogni serata che si conclude con una cena ed un'esperienza del gusto ogni volta diverse e che vedono spesso protagonisti chef affermati come nel caso di Antonio Ziantoni, giovane chef stellato della Capitale. Partner per l'offerta di vini d'eccellenza cantine tra le più affermate come nel caso di Antinori, Colle Massari, Corte dei Papi.