VITERBO - Inaugurata "Contemporaneamente" la mostra che raccoglie i numerosi artisti che hanno esposto durante i venti anni di attività della Galleria Chigi, che organizza l'esposizione insieme a Tusciart Italia Eventi.
Palazzo degli Alessandri fino al 12 maggio mette in mostra i grandi del Novecento insieme ad artisti locali che hanno lasciato un'importante impronta insieme ai contemporanei, che ogni giorno continuano a lasciare la propria traccia artistica.
"Cerchiamo di valorizzare questo palazzo che la Provincia ci mette a disposizione - ha spiegato il curatore Gianmarco Merlani - per offrire appuntamenti con cadenza continua e siamo orgogliosi, grazie a tutti i collezionisti che hanno messo a disposizione le opere".
Da Picasso, con la tempera su cartoncino "Le Petit enfant" a Matta, da Ludovisi a Paternesi, passando per Schifano, Angeli e il naif cittadino Pennello, fino a Telari, Mascagna, Cianti e tanti altri artisti della Tuscia, ciascuno con la propria tecnica, il proprio stile ma sopratuto la propria arte.
A raccontare le opere in mostra, volutamente senza scendere nel dettaglio, la storica Barbara Aniello: "Illustrare venti anni di lavoro e 48 artisti non è facile, ma sottolineo il dialogo che la città offre tra la sua storia e tanta arte, di ogni tipologia, unita dall'arte contemporanea ma soprattutto dallo spettatore. Ognuno di noi, ammirando queste opere ne scopre il valore e cosa è l'arte contemporanea.
La sfida nasce dall'essere in crisi, perché così si perdono le certezze - ha precisato aprendo la mostra - sia di quanto valga un'opera e cosa rappresenti. C'è un grosso momento di rottura alla nascita della fotografia, perché il ritrattista perde il suo ruolo, non potendo competere con la riproduzione fotografica, è questo il momento in cui ci si interroga su cosa debba essere l'arte, trovando l'essenza dell'umanità. Siamo noi visitatori ad essere contemporanei degli artisti, andando a scoprire le radici.
Siamo qui per colpa di Picasso - ha concluso Barbara Aniello - che si inventa sempre qualcosa di nuovo, oltre alle fasi di colore, lui abbatte il diaframma tra pubblico ed artista ed inventa la dimensione del tempo, la quarta, spazio, tempo e spazio-tempo insieme, che parte da una provocazione e diventa una convocazione per entrare nell'opera stessa, portando lo spettatore a dare la sua visione e interprestazione. L'arte del Novecento nasce dal dialogo delle arti, nelle sue tante manifestazioni, scenografia, letteratura, per trovare la propria identità conducendoci altrove".
La mostra è visitabile a Palazzo degli Alessandri (piazza San Pellegrino) fino al 12 maggio, in contemporanea con "20 artisti in spaziotempismo", fino al 5 maggio a Palazzo Scacciaricci (piazza Scacciaricci); orari: dal venerdì alla domenica 10.30/13.00 - 16.00/19.30, dal martedì al giovedì 17.00/19.30 o su appuntamento (378.3047520 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi