VITERBO - Trentasei anni fa, in questo stesso giorno, 27 maggio 1984, San Giovanni Paolo II faceva visita alla Città dei Papi. Viterbo accolse il Papa polacco con tutti gli onori. Una giornata piovosa ma ricca di appuntamenti e momenti che hanno segnato la storia della Diocesi di Viterbo e del territorio della Tuscia.
L’allora vescovo mons. Luigi Boccadoro insieme a Giulio Andreotti, allora Capo del Governo, e al clero viterbese accolse il Papa al Palazzo dei Papi per poi trasferirsi al sacrario per la grande Celebrazione Eucaristica.
Nel pomeriggio la visita alla Quercia per l’incoronazione della Madonna che poi divenne la Patrona della Diocesi di Viterbo dopo la nuova configurazione territoriale. Poi l’incontro con il clero e le religiose e alla sera la grande festa dei giovani a Piazza del Comune da dove San Giovanni Paolo II assistette al trasporto straordinario della Macchina di Santa Rosa. Per lui, in quanto Pontefice, fu tolta la colonnina centrale della finestra nella Sala delle Bandiere a Palazzo dei Priori, da cui salutò i fedeli pronunciando il famoso saluto a "Santa Rita, poi corretto in Rosa, e la frase Valeva la pena per un papa venire a Viterbo".
Tra i tanti appuntamenti ricordiamo (per averlo vissuto) quello con i giovani, progetto embrionale di quella che poi è diventata la Giornata Mondiale della Gioventù, tanto amata da Wojtyla, al mattino con le scuole allo stadio e poi al pomeriggio in piazza, in attesa del trasporto di Spirale di Fede.
Una giornata storica ancora viva nella mente e nel cuore di tanti viterbesi. Oltre ai tanti Papi che nel corso dei secoli hanno visitato la Città dei Papi, Viterbo può quindi vantare anche di aver avuto la visita di un grande Santo.
T. P.