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Lux Rosae: la fiaccola omaggia tutte le donne e le battaglie di vita

Manifest. Religiose
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VITERBO - Gloria, le minimacchine e, da qualche anno, Lux Rosae: la festa per la piccola Rosina si arricchisce di eventi che, amati fin da subito, diventano direttamente tradizione.

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Tra queste la fiaccola Lux Rosae, dal grande senso religioso e simbolico, che ha accompagnato Gloria nel viaggio per la città. Una fiaccola che viene portata di corsa lungo un percorso di un centinaio di chilometri da 18 messaggeri, uno per ogni anno di vita di Rosa e viene installata sulla Macchina prima della "mossa" a San Sisto. Ogni anno viene scelto un luogo di partenza, dove viene impartita la benedizione e viene dato il significato alla manifestazione stessa. Lo scorso anno fu Arezzo, la città che ospita i ragazzi autistici per cui si sta costruendo il centro diurno viterbese "Il campo delle rose", quest'anno si torna in Vaticano.

E' Rofolfo Valentino a raccontare i dettagli, dopo aver ringraziato Avis, Sodalizio Facchini e tutte le associazioni coinvolte: "Partiremo da San Pietro, il 3 settembre alle 9, dopo la benedizione della fiaccola. Ci troveremo sotto il colonnato, in corrispondenza della statua che ritrae prorio Santa Rosa. Quest'anno il messaggio è dedicato alla donna, nella sua interezza, e saranno ben 14 le messaggere mentre solo 4 i messaggeri. Mi piace fare una citazione: ogni volta che una donna lotta per se stessa lotta per tute le donne".

Dal Vaticano partirà una staffetta tra tutti i corridori: le messaggere vestiranno una bandana bianca, un gesto che le unisca, che le faccia sentire tutte simili, un po' come se fossero in divisa, come un vero gruppo, come i Facchini, perché dall'emozione in conferenza è arrivato il messaggio, un gesto di solidarietà e vicinanza che rende le messaggere tutte unite: una per tutte, tutte per una.

Teresa Pierini