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Tarquinia etrusca: la tecnologia 3D riporta in vita lo storico popolo

In Provincia
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TARQUINIA - La "magia" del 3D porta di nuovo in vita gli ambienti etruschi di Tarquinia, dal 2004 patrimonio UNESCO insieme a Cerveteri.

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A realizzarlo Marco Mellace, alias Flipped Prof, che ha ricostruito la città, la Necropoli dei Monterozzi e il porto di Gravisca. E' lui che ha ridato vita ai monumenti nella sua opera di riproduzione multimediale didattica e formativa.

Di Tarquinia, oggi, restano soprattutto le tombe, una necropoli che dimostra la grandezza di un popolo e del suo insediamento urbano, che conosciamo come dodecapoli etrusca, l’insieme delle dodici città-Stato, fondate da Tirreno secondo Strabone, che, tradizione vuole, rappresentarono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la “Lega etrusca”, fino alla sottomissione di Roma, a cui però portò in dote la dinastia degli ultimi re. 

Per Mellace, la Tarquinia etrusca era forse la più importante città del centro Italia, che all’epoca del suo massimo splendore era un luogo cosmopolita, aperto e dove l’arte trionfava per mezzo dei suoi colori.

La sfida vera era riportare ad oggi le emozioni della vita di un tempo, un progetto nato dai rendering fatti dall’alto sulla città moderna e la Necropoli di Monterozzi, per fornire, per la prima volta in assoluto, un’idea della Tarquinia edificata dagli etruschi, un progetto realizzato in collaborazione con l’archeologo Francesco Galluccio.

La ricostruzione multimediale comprende l’intera area urbana all’interno della cinta muraria, riprodotta studiando alcune fonti come quella di Giovannangelo Camporeale, con le sue abitazioni e le diverse aree templari come l’Ara della Regina, una nei pressi della porta Romanelli ed un’altra nella Civitucola, un antico cimitero villanoviano.  La Necropoli dei Monterozzi è stata riprodotta nella sua interezza, all’interno dei contenuti multimediali si possono vedere la Tomba dei Leopardi, quella dei Giocolieri e quella delle Leonesse. Infine il porto di Gravisca, che è stato interamente ricostruito con il suo sperone ancora oggi riconoscibile ed il santuario-emporio, luogo di incontro per i mercanti provenienti dal mediterraneo, con le popolazioni della Magna Grecia, dell’Asia Minore.

Il lavoro sugli etruschi proseguirà con la pubblicazione del documentario 3D “Storie e immagini di Tarquinia etrusca” dedicato alla Necropoli dei Monterozzi e al porto di Gravisca, mentre in futuro Flipped Prof spera di ricostruire Populonia, Vulci e Veio. Sempre con lo scopo della divulgazione è stato appena pubblicato il riassunto didattico del Decameron, con le novelle maggiormente studiate dagli alunni, mentre è possibile ammirare le Flipped di storia, la prossima sarà sui Franchi. Tra le ricostruzioni 3D presto sarà realizzata una rivisitazione anche della Taranto greca, di Crotone greca e di Selinunte.

Per visionare il lavoro basta visionare il canale YouTube Flipped Prof (https://www.youtube.com/watch?v=sy8bNDqLNqw).

Anselmo Cianchi