VITERBO - E' finalmente arrivata la notte de La Cavalleria rusticana, la produzione lirica che l'associazione XXI secolo aveva programmato per Pasqua e che l'emergenza ha fermato, almeno fino ad oggi. La stagione lirica inserita dall'Atcl nell'Estate Viterbese ha accolto finalmente l'opera di Mascagni nata all'interno del Premio Fausto Ricci. Ed è stato subito successo.
L'opera, ispirata alla novella di Verga, ha il vantaggio di avere una musica meravigliosa, proposta magicamente dall'Orchestra Sinfonica EtruriÆnsemble diretta dal maestro Fabrizio Bastianini e una storia semplice da seguire, fatta di gelosia tra Santuzza e Turiddu, con la giovane innamorata che si sfoga con la madre di lui, Lucia, complice qualche ammiccamento di Lola, moglie di compare Alfio. A rafforzare il dramma il Coro Ensemble Vocale il Contrappunto con protagonista Giuliano Nisi, presidente dell'associazione.
Pubblico distanziato e con mascherina d'ordinanza, in prima fila il sindaco Arena e il consigliere Caporossi.
Un gioco drammatico di equivoci e disperazione che macchia di sangue il giorno di Pasqua. Intorno a loro la processione delle confraternite, vescovo e Clero, interpretati da veri confratelli, guidati dal priore Franco Quintarelli, che si sono prestati coinvolti da Vincenzo Ceniti, e alcuni viterbesi, tra cui il "sacerdote" Marco Zappa, il "vescovo" Guglielmo Ascenzi e il "frate" Raffaele Ascenzi, e tanti avvocatesse, come Claudia Caposossi, Anna Paradiso, Giusy Addeo, Veronica iacarelli, perfettamente calate nella parte del suore. Tra i più piccoli, i figli dell'avvocatessa Caporossi e del primario Lucarini e la figlia dell'avvocato Ascenzi, nella parte dei piccoli della Prima Comunione.
Applausi a scena aperta (anche durante l'esecuzione dell'opera) per i solisti: da Serenella Fanelli nel ruolo della mamma, straziata dal tradimento e dalla morte del figlio, Salvina Maesano, una Lola smaliziata e impeccabile, Gabriele D’Orazio all'esordio nel ruolo di Alfio, deciso e convinto, fino a Courtney Mills, meravigliosa nella sua voce, dono di natura innnegabile, che plasma e adatta alla recitazione, trasmettendo ogni sentimento della sua Santuzza, ruolo conquistato al Premio Ricci, tutti cantanti preparati dal maestro Savastano dell'Accademia della Arti. Con loro, per un cambio dell'ultimo momento causa infortunio, un Turiddu esperto, Gianluca Zampieri, che ha mostrato tutta la sua capacità acquisita in decine di repliche.
Cinque grandi solisti che hanno avuto come sopporto musicale la perfetta esecuzione del coro, che ha giocato e duettato, come prevede il libretto, tra le parti femminili e maschili. Curiosa la scena di ingresso, con i coristi in mascherina, tolta appena raggiunto l'adeguato distanziamento, prima di iniziare a cantare.
Applausi per il regista Massimo Bonelli, che ha salutato la sua città prima dell'avventura spagnola, dimostrando capacità di adattamento alle regole covid, intervenendo su baci, abbracci e contatti che sono stati rigorosamente eliminati dalla messa in scena. Con lui la vice regista Marjolaine Uscotti, che ha controllato tutti i movimenti di entrata e uscita da dentro il duomo, diventato sipario naturale, pronta nel difficile lavoro di organizzare una rappresentazione senza un attimo di pausa e tutto a vista.
Piazza San Lorenzo è tornata prepotentemente il cuore della lirica viterbese, dopo anni di silenzio.
Teresa Pierini
Queste le immagini più belle della serata:
.
