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Concerto di Pasqua: una prova d'insieme da applausi

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VITERBO - La grande musica è stata l'assoluta protagonista del Concerto di Pasqua: nella perfetta location della cattedrale San Lorenzo si è toccata la perfezione, merito delle note del concerto di Pasqua organizzato dall'Associazione XXI secolo e reso unico dall'Orchestra Etruriaensemble, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini, dai solisti e dai cori.

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La solennità del Bel Canto tocca la massima espressione nelle esecuzioni che premiano maggiormente le qualità artistiche, prima fra tutte l'esecuzione senza amplificazione. Una possibilità tecnica resa possibile nel duomo, con un'acustica che permette l'ascolto di classica e lirica nel migliore dei modi, come ben sanno gli spettatori che hanno scelto di essere presenti.

L'avvio solenne e raccolto con lo Stabat Mater di Pergolesi, con protagoniste assolute le soliste Mariangela Rossetti e Serenella Fanelli, soprano e mezzosoprano, impeccabili nelle dodici esecuzioni previste, cullate dalle note dell'orchestra, con l'organo suonato dal maestro Luca Purchiaroni.

La seconda parte ha rappresentato uno dei più bei concerti sinfonici viterbesi, merito la coraggiosa scelta di proporre una delle composizioni più difficili di Bach, la Messa in sol minore Bwv 235. Un'opera corale, che coinvolge quasi senza respiro l'orchestra, i due cori, l'ensembe corale Il Contrappunto e la Camerata polifonica viterbese Zeno Scipioni, e i solisti Serenella Fanelli, Alessandro Fiocchetti e Federico Benetti, tutti diretti dal maestro Bastianini.

Un insieme maestoso, tecnicamente perfetto, che ha ben onorato le festività pasquali che verranno, accolto dagli applausi del pubblico, accorso poi a fare i complimenti a tutti i protagonisti, ancora increduli di aver rappresentato in modo impeccabile un'opera complessa, che difficilmente viene proposta anche nei più grandi teatri del mondo.

Teresa Pierini